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Pagina:Ariosto, Ludovico – Orlando furioso, Vol. III, 1928 – BEIC 1739118.djvu/249

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quarantesimosecondo 243


76
     Gli archi di sopra escono fuor del segno
tanto, che fan coperchio alle gran porte;
e ciascun due colonne ha per sostegno,
altre di bronzo, altre di pietra forte.
Lungo sará, se tutti vi disegno
gli ornati alloggiamenti de la corte;
e oltr’a quel ch’appar, quanti agi sotto
la cava terra il mastro avea ridotto.

77
     L’alte colonne e i capitelli d’oro,
da che i gemmati palchi eran suffulti,
i peregrini marmi che vi fôro
da dotta mano in varie forme sculti,
pitture e getti, e tant’altro lavoro
(ben che la notte agli occhi il piú ne occulti),
mostran che non bastaro a tanta mole
di duo re insieme le ricchezze sole.

78
     Sopra gli altri ornamenti ricchi e belli,
ch’erano assai ne la gioconda stanza,
v’era una fonte che per piú ruscelli
spargea freschissime acque in abondanza.
Poste le mense avean quivi i donzelli;
ch’era nel mezzo per ugual distanza:
vedeva, e parimente veduta era
da quattro porte de la casa altiera.

79
     Fatta da mastro diligente e dotto
la fonte era con molta e suttil opra,
di loggia a guisa, o padiglion ch’in otto
faccie distinto, intorno adombri e cuopra.
Un ciel d’oro, che tutto era di sotto
colorito di smalto, le sta sopra;
et otto statue son di marmo bianco,
che sostengon quel ciel col braccio manco.