Pagina:Ariosto, Ludovico – Orlando furioso, Vol. III, 1928 – BEIC 1739118.djvu/303

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quarantesimoterzo 297


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     Oltre che messi e lettere le mande,
vi va in persona Orlando per levarla.
Se viene in Francia, con pension ben grande
compagna vuol di Galerana farla:
quando tornare al padre anco domande,
sin alla Lizza vuole accompagnarla:
edificar le vuole un monastero,
quando servire a Dio faccia pensiero.

185
     Stava ella nel sepulcro; e quivi attrita
da penitenzia, orando giorno e notte,
non durò lunga etá, che di sua vita
da la Parca le fur le fila rotte.
Giá fatto avea da l’isola partita,
ove i Ciclopi avean l’antique grotte,
i tre guerrier di Francia, afflitti e mesti
che ’l quarto lor compagno a dietro resti.

186
     Non volean senza medico levarsi,
che d’Olivier s’avesse a pigliar cura;
la qual, perché a principio mal pigliarsi
poté, fatt’era faticosa e dura:
e quello udiano in modo lamentarsi,
che del suo caso avean tutti paura.
Tra lor di ciò parlando, al nocchier nacque
un pensiero, e lo disse; e a tutti piacque.

187
     Disse ch’era di lá poco lontano
in un solingo scoglio uno eremita,
a cui ricorso mai non s’era invano,
o fosse per consiglio o per aita;
e facea alcuno effetto soprumano,
dar lume a ciechi, e tornar morti a vita,
fermare il vento ad un segno di croce,
e far tranquillo il mar quando è piú atroce: