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dire)1, non saranno mai da introdurre nel testo, trattandosi di correzioni fatte con mano stanca e saltuariamente, forse per qual che momentaneo svago dello spirito e dietro alcune fuggevoli illusioni, da un uomo gravemente ammalato.
Se ci sfuggono le copie postillate, fortuna vuole che sian giunti a noi gli autografi (α) di gran parte di quei brani che il Poeta aggiunge nella sua terza edizione2. Inutile dire che C supera anche le trascrizioni autografe definitive, in quanto rappresenta le ultime intenzioni del Poeta; ma non sará superfluo osservare che dove la lezione di C desta qualche dubbio, i mss. potranno essere utilmente consultati.
Manca tuttavia una buona edizione che ponga innanzi al Lettore in forma chiara e sicura le varianti delle stampe e dei mss. del Furioso3. E cosí s’attende un lavoro d’insieme, che sia in tutto soddisfacente, sopra un argomento interessantissimo non meno per il linguista che per il letterato4.
- ↑ V. intanto Salza, Studi cit., p. 238 ss.
- ↑ Ci danno i seguenti brani, alcuni in brutta copia, altri in bella, altri in brutta e in bella: canto IX 1-94 (intero); X 1-35 (v. 3); XI 21-70; XII 8-17; XXXVII 25-122 (fine); XLIV 11-20, 31-92, 104 (fine); XLV 1-3, 7-117 (fine). E abbozzi o frammenti delle segg. stanze: XI 43, 44, 45, 71, 73; XII 1, e XLV 4 . Sono in tutto 55 fogli, di cui 53 nella Comunale di Ferrara (pubblicati in facsimile da G. Agnelli, I framm. autogr. dell’O. F., Roma, 1904) e 2 nell’Ambrosiana (pubbl. in facs. da G. Lisio nella miscellanea Da Dante al Leopardi, Milano, 1904; per nozze Scherillo-Negri, p. 387).
- ↑ Inservibile è la scelta che accompagna l’ediz. del Furioso curata dal Reina per i Classici italiani (Milano, 1812-14, voll. 5). Di nessuna utilitá ormai i modesti tentativi di F. Martini, Il primo canto dell’Orlando Furioso nelle edd. del 1516 e del 1532, Pavia, 1890; per nozze Angeleri-Mariani, e di E. V[alla], Orlando Furioso... secondo le stampe del MDXVI, MDXXI, MDXXXII, Canto I, Piacenza, 1906. Con ben altra preparazione si pose all’opera G. Lisio, che ne pubblicò un saggio, Il canto primo e il canto secondo dell’Orlando Furioso, Milano, 1909. Aveva l’egregio studioso giá condotto abbastanza innanzi l’ediz. presso il Niemeyer di Halle: l’esemplare ch’io posseggo, favoritomi da un gentile amico, il prof. C. Pellegrini, consta di 8 fogli tirati (I-IX 58), piú due fogli e parte di un terzo di prime bozze (IX 59-XI 78). Se pur l’ediz. segue criteri che non condivido, ed è oscurata da troppo frequenti omissioni, ad ogni modo essa ci rappresenta un primo tentativo condotto con serietá ed intelligenza; aggiungo che i commenti sono in tutto degni di quel bell’ingegno rapito immaturamente agli studi.
- ↑ Qualcosa s’è fatto giá nel Cinquecento, secondo la rettorica del tempo. Dei contributi moderni, cito solo, perché è il migliore, anzi l’unico degno di menzione, quello di M. Diaz, Le correzioni all’Orlando Furioso, Napoli, 1900.