Pagina:Ariosto, Ludovico – Orlando furioso, Vol. III, 1928 – BEIC 1739118.djvu/411

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nota 405

dire)1, non saranno mai da introdurre nel testo, trattandosi di correzioni fatte con mano stanca e saltuariamente, forse per qual che momentaneo svago dello spirito e dietro alcune fuggevoli illusioni, da un uomo gravemente ammalato.

Se ci sfuggono le copie postillate, fortuna vuole che sian giunti a noi gli autografi (α) di gran parte di quei brani che il Poeta aggiunge nella sua terza edizione2. Inutile dire che C supera anche le trascrizioni autografe definitive, in quanto rappresenta le ultime intenzioni del Poeta; ma non sará superfluo osservare che dove la lezione di C desta qualche dubbio, i mss. potranno essere utilmente consultati.

Manca tuttavia una buona edizione che ponga innanzi al Lettore in forma chiara e sicura le varianti delle stampe e dei mss. del Furioso3. E cosí s’attende un lavoro d’insieme, che sia in tutto soddisfacente, sopra un argomento interessantissimo non meno per il linguista che per il letterato4.

  1. V. intanto Salza, Studi cit., p. 238 ss.
  2. Ci danno i seguenti brani, alcuni in brutta copia, altri in bella, altri in brutta e in bella: canto IX 1-94 (intero); X 1-35 (v. 3); XI 21-70; XII 8-17; XXXVII 25-122 (fine); XLIV 11-20, 31-92, 104 (fine); XLV 1-3, 7-117 (fine). E abbozzi o frammenti delle segg. stanze: XI 43, 44, 45, 71, 73; XII 1, e XLV 4 . Sono in tutto 55 fogli, di cui 53 nella Comunale di Ferrara (pubblicati in facsimile da G. Agnelli, I framm. autogr. dell’O. F., Roma, 1904) e 2 nell’Ambrosiana (pubbl. in facs. da G. Lisio nella miscellanea Da Dante al Leopardi, Milano, 1904; per nozze Scherillo-Negri, p. 387).
  3. Inservibile è la scelta che accompagna l’ediz. del Furioso curata dal Reina per i Classici italiani (Milano, 1812-14, voll. 5). Di nessuna utilitá ormai i modesti tentativi di F. Martini, Il primo canto dell’Orlando Furioso nelle edd. del 1516 e del 1532, Pavia, 1890; per nozze Angeleri-Mariani, e di E. V[alla], Orlando Furioso... secondo le stampe del MDXVI, MDXXI, MDXXXII, Canto I, Piacenza, 1906. Con ben altra preparazione si pose all’opera G. Lisio, che ne pubblicò un saggio, Il canto primo e il canto secondo dell’Orlando Furioso, Milano, 1909. Aveva l’egregio studioso giá condotto abbastanza innanzi l’ediz. presso il Niemeyer di Halle: l’esemplare ch’io posseggo, favoritomi da un gentile amico, il prof. C. Pellegrini, consta di 8 fogli tirati (I-IX 58), piú due fogli e parte di un terzo di prime bozze (IX 59-XI 78). Se pur l’ediz. segue criteri che non condivido, ed è oscurata da troppo frequenti omissioni, ad ogni modo essa ci rappresenta un primo tentativo condotto con serietá ed intelligenza; aggiungo che i commenti sono in tutto degni di quel bell’ingegno rapito immaturamente agli studi.
  4. Qualcosa s’è fatto giá nel Cinquecento, secondo la rettorica del tempo. Dei contributi moderni, cito solo, perché è il migliore, anzi l’unico degno di menzione, quello di M. Diaz, Le correzioni all’Orlando Furioso, Napoli, 1900.