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l’ha cercata p Fracia hor s’ apparecchia
Per Italia cercarla e per Lamagna
Per la nuoua Cartiglia, e p la vecchia,
E poi paſſare in Lybia il mar di Spagna
Mentre penſa coſi (ente all’orecchia
Vna voce venir che par che piagna,
Si ſpinge inanzi e fopra vn gra deſtriero
Trottar ſi vede inanzi vn caualliero.
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Che porta í braccio, e ſu l’arcion datiate
Per ſorza vna meſtiffima Donzella:
Piange ella e ſi dibatte e fa ſembiante
Di gran dolore, & in ſoccorſo appella,
Il valoroſo principe d’Anglante,
Che come mira alla giouane bella
Gli par colei, per cui la notte e il giorno,
Cercato Fracia hauea détro e d’intorno.
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Non dico ch’ella foſſe: ma parea
Angelica gètil ch’egli tant’ama:
Egli che la ſua donna e la ſua dea
Vede portar ſi addolorata e grama:
Spinto da l’ira e da la ſuria rea
Co voce horrèda il cauallier richiama:
Richiama il caualliero e gli minaccia
E Brigliadoro a tutta briglia caccia.
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Non reſta quel fellon ne gli riſponde
All’alta preda al gran guadagno intento
E ſi ratto ne va per quelle ſronde
Che faria tardo a ſeguitarlo il vento
L’un ſugge e l’altro caccia, e le profonde
Selue s’odon ſonar d’alto lamento,
Corrèdo vſciro i u grá prato e qllo,
Hauea nel mezzo u gráde e ricco hoſtello.
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Di vari marmi con ſuttil lauoro
Edificato era il palazzo altiero,
Corſe dentro alla porta merla d’oro
Co la Donzella in braccio il caualliero.
Dopo non molto giunſe Brigliadoro
Che porta Orlando diſdegnoſo e fiero:
Orlando come e dentro gliocchi gira
Ne piú il guerrier ne la Donzella mira.
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Subito ſmonta e ſulminando parta
Doue piú dentro il bel tetto s’alloggia
Corre di qua, corre di la, ne laſſa
Ch no vegga ogni camera ogni loggia,
Poi che i ſegreti d’ogni ſtanza baſſa
Ha cerco in van: ſu per le ſcale poggia:
E no men pde ancho a cercar di fopra,
Che perderti di ſotto il tempo e l’opra,
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D’oro e di ſeta i letti ornati vede
Nulla de muri appar ne de pareti:
Che qlle e il ſuolo oue ſi mette il piede
Som da cortine aſcoſe e da tapeti:
Di ſu di giú va il Cote Orlando e riede,
Ne p queſto può far gli occhi mai lieti,
Che riueggiano Angelica o quel ladro,
Che n’ ha portato il bel viſo leggiadro.
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E mètre hor qnci hor qndi i vao il parto
Mouea pien di trauaglio e di penſieri,
Ferau, Brandimarte, e il Re Gradaſſo
Re Sacripante, & altri cauallieri
Vi ritrouo, ch’andauano alto e bado
Ne men facean di lui vani ſentieri:
E ſi ramaricauan del maluagio.
Inuilibil Signor di quel palagio.