Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/21

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prefazione xix

caduto: S° un mede/imo, IV, 66, i; Vedi s’in me, V, 12, 5, e la curva di parentesi omessa innanzi a Gli disse, XXI, 27, 3, e innanzi a Gabrina e il nome, XXI, 50, 3.

Ora, essendo queste le diversitā e le varianti e le somiglianze tra i due tipi del testo dell’Orlando, sarā agevole dall’esame compiuto dedurre le conseguenze. Da prima in vero sembra che non possa dubitarsi, come pensò qualcuno, che in quell’anno 1532 la composizione tipografica o l’impressione del poema sia stata piū che una, come ne fa fede ne’ diversi esemplari l’identitā degli errori o delle omissioni di stampa; poiché non è da supporre che una lettera mutila o guasta e la caduta d’un apostrofo o d’una curva di parentesi, in due composizioni tipografiche successive, anche parziali, sia occorsa nello stesso luogo. Per quanto poi riguarda le varianti, queste possono distinguersi opportunamente in due serie: varianti cioè di lettere e di sillabe aggiunte o di qualche abbreviatura sciolta, che si rinvengono raramente qua e lā ne’ versi delle stanze; e varianti frequenti, di carattere particolare, che ho giā indicate, per un tratto continuato, tra il primo e il secondo canto. A queste se ne uniscono anche tre altre, che si giudicano della stessa specie, quali abbarbaglia B e abarbaglia, A, III, 68, 5; cornuti B e commuti A, V, 48, 3; lega B e liga A, XVII, 84, 6. Varianti della prima serie non si notano solamente tra i due tipi A e B, ma pure tra un esemplare e l’altro d’un tipo stesso, e sono oltre che di lettere o di parole, anche di ornati. Cosi, ad esempio, de’ due esemplari del testo A, che si conservano nella Comunale di Ferrara, uno reca in fine, nell’explicit, la figura d’una lupa allattante un lupicino, e l’altro ne manca affatto.

Per queste varianti della prima serie, che sono ben poche di numero, si può ragionevolmente pensare che il poeta stesso, il quale vigilava di persona perché il suo Furioso non fosse piū aeditorum et impressorum vitto mendosum, incontentabile com’era del lavoro dei tipografi, abbia di quando in quando fatto sospendere l’impressione degli esemplari per correggere una parola errata e dar maggior chiarezza al testo, sciogliendo un’abbreviatura. Per veritā tali lezioni diverse si riducono a mende di stampa; son parole errate in una copia e corrette nell’altra successiva, come ripari per ripar, II, 43, 5;