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Di ch’altri a fauorir la turba venne
Che tardi poi non ſé ne ſu a pentire,
Altri a cui la citta piú non attenne
Che gli ſtranieri accorſe a dipartire:
Altri piú ſaggio in man la briglia tenne
Mirando doue queſto haueſſe a vſcire:
Di quelli ſu Griphone & Aquilante
Che p vendicar l’arme andaro inante.
[117]
Eſſi vedendo il Re che di veneno
Hauea le luci inebriate e roſſe,
Et eſſendo da molti inſtrutti a pieno
De la Ragion che la diſcordia moſſe,
E paredo a Griphon che ſua non meno
Che del Re Norandin, l’ingiuria foſſe,
S’hauean le lance fatte dar con fretta
E venian ſulminando alla vendetta.
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Aſtolfo d’altra parte Rabicano
Venia ſpronando a tutti glialtri inante:
Con l’incantata lancia d’oro in mano
C’hal fiero ſcòtro abbatte ogni gioſtrate
Feri con eſſa, e Iaſcio ſtefo al piano
Prima Griphone: e poi trouo Aquilante
E de lo ſcudo tocco l’orlo a pena
Che lo gitto riuerſo in ſu l’arena.
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I cauallier di pregio e di gran pruoua
Votan le ſelle inanzi a Sanſonetto,
L’uſcita de la piazza il popul truoua
Il Re n’arrabbia d’ira e di diſpetto,
Con la prima corazza e con la nuoua
Marphiſa i tato e l’uno e l’altro elmetto:
Poi che ſi vide a tutti dare il tergo
Vincitrice venia verſo l’albergo.
[120]
Aſtolfo e Sanſonetto non fur lenti
A ſeguitarla, e ſeco a ritornarli:
Verſo la porta, che tutte le genti
Gli dauan loco, & al raſtrel fermarli,
Aquilante e Griphon troppo dolenti
Di vederli a vno incontro riuerſarſi
Tenean p gran vergogna il capo chino:
Ne ardian venire inanzi a Norandino.
[121]
Preſi e montati e’ hanno i lor caualli
Spronano dietro a gli ’nimici in fretta
Li ſegue il Re con molti ſuoi vaſalli
Tutti proti o alla morte, o alla vedetta,
La ſciocca turba grida dalli dalli,
E ſta lontana, e le nouelle aſpetta,
Griphone arriua, oue volgean la ſronte
I tre compagni, & hauean preſo il ponte.
[122]
A prima giunta Aſtolfo raffigura:
C hauea quelle medeſime diuiſe,
Hauea il cauallo, hauea quella armatura
C’hebbe dal di ch’Horril fatale vcciſe,
Ne miratol ne poſto gli hauea cura
Quádo in piazza a gioſtrar ſeco ſi miſe:
Quiui il conobbe e ſalutollo, e poi
Gli domando de li compagni ſuoi.
[123]
E perche tratto hauean qll’arme a terra
Portádo al Re ſi poca riuerenza,
Di ſuoi còpagni il Duca d’Inghilterra
Diede a Griphon non falſa conoſcenza,
De l’arme ch’attaccate hauean la guerra
Diſſe che non n’ hauea troppa ſcienza,
Ma perche con Marphiſa era venuto
Dar le volea con Sanſonetto aiuto.