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Doue paſſato era il piccol drappello
Di chiara fama eternamente degno
Per lunga riga era rimalo quello
Al mondo Tempre memorabil ſegno,
Carlo mirando va il crudel macello
Marauiglioſo e pien d’ira e di ſdegno.
Come alcuno in cui danno il ſulgur véne
Cerca per caſa ogni ſentier che tenne.
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Non era a gli ripari ancho arriuato
Del Re African queſto primiero aiuto:
Che con Marphiſa ſu da vn’ altro lato
l’animoſo Ruggier foprauenuto:
Poi ch’Da volta o due l’occhio aggirato
Hebbe la degna coppia, e ben veduto
Qual via piú breue per ſoccorrer foſſe
L’affediato Signor, ratto ſi moſſe.
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Come, quando ſi da fuoco alla Mina
Pel lungo ſolco de la negra polue
Licentioſa ſiamma arde e cantina:
Si ch’occhio a dietro a pena ſé le volue:
E qual ſi ſente poi l’alta mina
Che’l duro ſaſſo o il groſſo muro ſolue:
Coſi Ruggiero e Marphiſa veniro
E tai ne la battaglia ſi ſentiro.
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Per lungo e per trauerſo a fender teſte
Incominciaro, e tagliar braccia e ſpalle
De le turbe, che male erano preſte
Ad eſpedire, e sgombrar loro il calle.
C’ha notato il paſſar de le tempeſte
Ch’ una parte d’ un monte, o d’ una valle
Offende, e l’altra laſcia, s’apprefenti
l.i via di queſti duo ſra quelle genti.
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Molti che dal furor di Rodomonte
E di quegli altri primi eran ſuggiti:
Dio ringratiauan e’ hauea lor ſi pfronte
Gambe conceſſe, e piedi ſi eſpediti
E poi dando del petto e dela ſronte
In Marphiſa e í Ruggier vedea ſcherniti
Come l’huom ne per ſtar ne per ſuggire
Al ſuo ſiſſo deſtin può contradire.
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Chi ſugge l’un pericolo, rimane
Ne l’altro, e paga il ſio d’ oſſa e di polpe:
Coſi cader co i ſigli in bocca al cane
Suol, ſperando, ſuggir, timida volpe,
Poi che la caccia de l’antique tane
Il ſuo vicin, che le da mille colpe,
E cautamente con ſumo e con fuoco
Turbata 1' ha da non temuto loco,
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Ne gli ripari entro de Saracini
Marphiſa con Ruggiero a ſaluamento,
Quiui tutti con gliocchi al ciel ſupini
Dio ringratiar del buono auuenimento,
Hor non v’ e piú timor de Paladini
Il piú triſto pagan ne sfida cento,
Et e concluſo che ſenza ripoſo
Si torni a fare il campo ſanguinoſo.
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Corni, buffoni, timpani moreſchi
Empieno il ciel di ſormidabil ſuoni,
Ne l’aria tremolare a i venti freſchi
Si veggon le bandiere e i gonſaloni,
Da l’altra parte i capitan Carleſchi
Stringon con Alamanni e con Britoni
Quei di Fracia d’ Italia e d’ Inghilterra
E ſi meſce aſpra e ſanguinoſa guerra.