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Ma poi ch’appare a manifeſti ſegni
Viuo chi viue, e ſenza vita il morto
Ne i petti de i fautor mutano regni
Di la meſtitia, e di qua vien conſorto:
I Re, i Signori, i cauallier piú degni,
Con Ruggier ch’a fatica era riſorto
A rallegrarſi & abbracciarli vanno
E gloria ſenza ſine e honor gli danno.
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Ognun s’allegra con Ruggiero, e ſente
II medeſmo nel cor e’ ha nella bocca:
Sol Gradaſſo il penderò ha differente
Tutto da quel che ſuor la llgua ſcocca,
Moſtra gaudio nel viſo, e occultamente
Del glorioſo acquiſto inuidia il tocca:
E maledice, o ſia deſtino, o caſo
Ilqual traſſe Ruggier prima del vaſo.
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Che diro del fauor, che de le tante
Carezze e tante affettuoſe e vere?
Ch fece a ql Ruggiero il Re Agramate
Senza ilqual dare al vento le bandiere
Ne volſe muouer d’Africa le piante
Ne ſenza lui ſi ſido in tante ſchiere:
Hor ch de’l Re Agricae ha ſpeto il ſeme
Prezza piú lui, che tutto il mòdo ífieme.
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Ne di tal volontá gli huomini ſoli
Eran verſo Ruggier, ma le done ancho:
Che d’Africa e di Spagna ſra gli ſtuoli
Eran venute al tenitorio Franco:
E Doralice iſteffa che con duoli
Piangea l’amante ſuo pallido e bianco:
Forſè con l’altre ita farebbe in ſchiera
Se di vergogna vn duro ſren non era.
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Io dico ſorſè, non ch’io ve l’accerti
Ma potrebbe eſſer ſtato di leggiero,
Tal la bellezza, e tali erano i merti
I coſtumi e i ſembianti di Ruggiero,
Ella per quel che giá ne ſiamo eſperti
Si facile era a variar penderò
Che per non ſi veder priua d’Amore
Hauria potuto in Ruggier porre il core.
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Per lei buono era viuo Mandricardo
Ma che ne volea far dopo la morte?
Proueder le conuien d’ un che gagliardo
Sia notte e di ne ſuoi biſogni, e ſorte:
Non era ſtato intanto a venir tardo
II piú perito medico di corte
Che di Ruggier veduta ogni ferita
Giá l’hauea afficurato de la vita.
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Con molta diligentia il Re Agramante
Fece colcar Ruggier ne le ſue tende,
Clic notte e di veder fe’l vuole inante
Si l’ama, ſi di lui cura ſi prende,
Lo ſcudo al letto e l’arme tutte quante
Che fur di Msdricardo, il Re gli appéde
Tutte le appende eccetto Durindana
Che ſu laſciata al Re di Sericana.
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Co l’arme l’altre ſpoglie a Ruggier ſono
Date di Mandricardo, e inſieme dato
Gli e Brigliador, ql deſtrier bello e buono
Che p furore Orlado hauea laſciato,
Poi qllo al Re diede Ruggiero in dono
Che s’auide ch’assai gli faria grato:
Non piú di queſto, che tornar biſogna
A chi Ruggier i van ſoſpira e agogna.