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Véne a incotrare vn cauallier Guaſcone
Che dal campo African venia diritto:
Oue era ſtato da quel di prigione
Che ſu inanzi a Parigi il gran conflitto,
Da lei ſu molto poſto per ragione
Fin che ſi venne al termine preſcritto:
Domado di Ruggiero e in lui fermoſſe
Ne ſuor di queſto ſegno piú ſi moſſe
[29]
Il cauallier buon conto ne rendette
Che ben conoſcea tutta quella corte:
E narro di Ruggier, che contraſtette
Da ſolo a ſolo a Mandricardo ſorte,
E come egli l’ucciſe, e poi ne ſtette
Ferito piú d’un meſe preſſo a morte:
E s’era la ſua hiſtoria qui còcluſa,
Fatto hauria di Ruggier la vera eſcufa.
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Ma come poi ſoggiunſe, vna donzella
Eſſer nel campo nomata Marphiſa:
Che men non era che gagliarda bella:
Ne meno eſperta d’ arme in ogni guiſa:
Ch lei Ruggiero amaua e Ruggiero ella
Ch’ egli da lei: ch’ella da lui diuiſa
Si vedea raro, e ch’iui ogn’ uno crede
Che s’habbiano tra lor data la fede.
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E che come Ruggier ſi faccia ſano
Il matrimonio publicar ſi deue:
E ch’ogni Re, ogni Principe pagano
Gran piacere e letitia ne riceue:
Che de l’uno e de l’altro fopra humano
Conoſcendo il valor, ſperano in breue
Far’ vna razza d’ huomini da guerra
La piú gagliarda che mai foſſe in terra.
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Credea il Guaſco ql che dicea: no ſenza
Cagion, che ne l’eſercito de Mori
Openione e vniuerſal credenza
E publico parlar n’era di ſuori:
I molti ſegni di beniuolenza
Stati tra lor facean qſti romori:
Ch toſto o buona o ria che la fama eſce
Fuor d’ una bocca, in inſinito creſce.
[33]
l’eſſer venuta a Mori ella in aita
Con lui, ne ſenza lui comparir mai,
Hauea queſta credenza ſtabilita,
Ma poi l’hauea accreſciuta purassai:
Ch’ eſſendoſi del campo giá partita
Portandone Brunel (come io contai)
Senza eſſerui d’ alcuno richiamata:
Sol per veder Ruggier: v’era tornata.
[34]
Sol per lui viſitar, che grauemente
Languia ferito, in campo venuta era
Non vna ſola volta, ma ſouente:
Vi ſtaua il giorno, e ſi partia la ſera:
E molto piú da dir daua alla gente
Ch’eſſendo conoſciuta coſi altiera
Che tutto’l mondo a ſé le parea vile:
Solo a Ruggier foſſe benigna e humile.
[35]
Come il Guaſcon queſto affermo p vero
Fu Bradamante da cotanta pena:
Da cordoglio aſſalita coſi fiero:
Che di quiui cader ſi tenne apena,
Volto ſenza far motto il ſuo deſtriero
Di geloſia d’ira e di rabbia piena:
E da ſé difeacciata ogni ſperanza
Ritorno ſuribonda alla ſua ſtanza.