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Accio chi poi ſuccedera: comprenda
Ch come ha d’ acqltar vittoria e honore
Qualhor d’ Italia la difeſa prenda
Incontra ognaltro Barbaro furore,
Coſi s’auuien ch’a danneggiarla ſcenda
Per porle il giogo, e farſene ſignore,
Comprenda dico e rendafi ben certo
Ch’oltre a qi moti haura il ſepulchro apto
Coſi diſſe, e meno le donne doue
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Incomincian l’hiſtorie, e Singiberto
Fa lor veder, che per theſor ſi muoue
Che gli ha Mauritio Imperatore oſſerto:
Ecco che ſcende dal monte di Gioue
Nel pian da l’ambra e dal Ticino apto,
Vedete Eutar che non pur l’ha reſpinto
Ma volto in ſuga e ſracaſſato e vinto,
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Vedete Clodoueo ch’a piú di ceto
Mila perſone fa paſſare il monte,
Vedete il Duca la di Beneuento
Che con numer diſpar vien loro a ſròte:
Ecco ſinge laſciar l’alloggiamento
E pon gli aguati, ecco con morti & onte
Al vin lombardo la gente Franceſca
Corre, e riman come la laſca all’eſca.
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Ecco in Italia Childiberto quanta
Gente di Francia e capitani in via,
Ne piú che Clodoueo ſi gloria e vanta
C’habbia ſpogliata o vinta Lombardia:
Che la ſpada del ciel ſcende con tanta
Strage de ſuoi, che n’ e piena ogni via,
Morti di caldo e di profluuio d’ aluo
Si che di dieci vn non ne torna ſaluo.
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Moſtra Pipino e moſtra Carlo appreſſo
Come in Italia vn dopo l’altro ſcenda,
E v’ habbia queſto e quel lieto ſucceſſo
Che venuto non v’e perche l’offenda,
Ma l’úo accio il Paſtor Stephano oppſſo
L’altro Adriano, e poi Leon difenda,
L’un doma Aiſtulfo, e l’altro vince e pnde
Il ſucceſſore, e al Papa il ſuo honor rède.
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Lor moſtra appreſſo vn giouene Pipino
Che co ſua gente par che tutto cuopra
Da le ſornaci al lito peleſtino
E faccia con gran ſpefa e co lung’ opra
Il ponte a Malamocco, e che vicino
Giunga a Rialto, e vi combatta fopra:
Poi ſuggir ſembra, e che ifuoi laſci ſotto
Lacqj, ch’I potè ilveto e’I mar gli ha rotto
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Ecco Luigi Borgognon che ſcende
La doue par che reſti vinto e preſo,
E che giurar gli faccia chi lo prende
Che piú da l’arme ſue non fará oſſeſo,
Ecco che’l giuramento vilipende
Ecco di nuouo cade al laccio teſo,
Ecco vi laſcia gliocchi: e come Talpe
Lo riportano i ſuoi di qua da l’alpe.
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Vedete vn’Vgo d’Arli far gran fatti
E che d’ Italia caccia i Berengari,
E due o tre volte gli ha rotti e disfatti
Hor da gli Huni rimeſſi hor da i Bauari,
Poi da piú ſorza e ſtretto di far patti
Con l’inimico, e non ſta in vita guari:
Ne guari dopo lui vi ſta l’herede:
E’I regno intero a Berengario cede.