Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/75

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 [48]
Con gliocchi ſiſſi al ciel lo ſegue, quato
     Baſta il veder, ma poi che ſi dilegua
     Si che la viſta non può correr tanto,
     Laſcia che Tempre l’animo Io ſegua,
     Tuttauia con ſoſpir gemito e pianto
     Non ha, ne vuol hauer pace ne triegua,
     Poi che Ruggier di viſta ſé le tolſe
     ÀI buò deſtrier Frótin gliocchi riuolſe.

 [49]
Et ſi delibero di non laſciarlo
     Che foſſe in preda, a chi veniſſe prima,
     Ma di condurlo ſeco, e di poi darlo
     Al ſuo Signor, ch’achoveder pur ſtima,
     Poggia l’augel, ne può Ruggier ſrenarlo,
     Diſotto rimaner vede ogni cima
     Et abbaffarfi in guiſa: che non ſcorge
     Doue e piano il terren, ne doue ſorge.

 [50]
Poi ch ſi ad alto vien ch’un picciol púto
     Lo può ſtimar chi da la terra il mira:
     Prende la via verſo oue cade a punto
     Il Sol: quando col Granchio ſi raggira,
     E per V aria ne va come legno vnto
     A cui nel mar propitio vento ſpira,
     Laſtianlo andar che fará buon camino,
     E torniamo a Rinaldo paladino.

 [51]
Rinaldo l’altro e l’altro giorno ſcorſe
     Spinto dal veto, vn gran ſpatio di mare,
     Quádo a ponete, e quado contra l’Orfe,
     Che notte e di non ceſſa mai foſtiare
     Sopra la Scotia vltimamente ſorſè,
     Doue la ſelua Calydonia appare,
     Che ſpeffo ſra gli antiqui ombroſi cerri
     S’ode ſonar di bellicofi ferri.

 [52]
Vanno per quella i cauallieri erranti
     Inclyti in arme di tutta Bretagna,
     Et de protrimi luoghi, e de diſtanti,
     Di Frácia, di Noruegia, e de Lamagna:
     Chi non ha gran valor non vada inanti,
     Ch doue cerca honor, morte guadagna,
     Gran coſe in eſſa giá fece Triſtano,
     Lancilotto, Galano, Artu, e Galuano.

 [53]
Et altri cauallieri, e de la nuoua
     E de la vecchia tauola famoſi,
     Reſtano achor di piú d’ una lor pruoua
     Li Monumenti, e li Trophei pompoſi,
     L’arme Rinaldo e il ſuo Baiardo truoua
     Et toſto ſi fa por ne i liti ombroſi,
     Et al nochier comanda che ſi ſpicche
     E lo vada aſpettar a Beroicche.

 [54]
Senza feudiero e ſenza compagnia
     Va il cauallier per quella ſelua imméſa
     Facendo hor vna, & hor vnaltra via,
     Doue piú hauer ſtrane auenture penſa
     Capito il primo giorno a vna Badia:
     Che buona parte del ſuo hauer diſpèfa
     In honorar nel ſuo Cenobio adorno
     Le donne e i cauallier che vano attorno

 [55]
Bella accoglieva i Monachi e l’Abbate
     Fero a Rinaldo, il qua] domando loro
     (Non prima giá, che con viuande grate
     Haueſſe hauuto il vètre ampio riſtoro)
     Come da i cauallier ſien ritrouate
     Speſſo auenture per quel tenitoro,
     Doue ſi poſſa i qualche fatto eggregio,
     Lhuo dimoſtrar ſé merta biaſmo o pgio