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Hauea creduto il miſer Polineſſo
Totalmente il delitto ſuo coprire:
Dalinda conſapeuole d’appreffo
Leuandoſi, che ſola il potea dire,
E aggiugèdo il fecòdp al primo ecceflb
Affretto il mal: che potea differire
E potea differire, e ſchiuar ſorſè:
Ma ſé ſteffo ſpronando a morir corſe.
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E perde amici aun tempo e vita e ſtato
E honor, che ſu molto piú graue dano,
Diſſi di fopra, che ſu assai pregato
Il cauallier ch’anchor, chi ſia nò fanno,
Al ſin ſi traſſe l’elmo, e ’l viſo amato
Scoperſe: che piú volte veduto hanno,
E dimoſtro come era Ariodante
Per tutta Scoria lachrymato inante.
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Ariodante: che Gineura pianto
Hauea per morto, e ’l ſratel piato hauea,
Il Re, la corte, il popul tutto quanto:
Di tal bontá, di tal valor ſplendea,
Adunque il peregrin mentir di quanto
Dianzi di lui narro, quiui apparea,
E ſu pur ver che dal ſaſſo marino
Gittarfi in mar lo vide a capo chino.
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Ma come auiene a vn diſperato ſpeffo
Che da lontan brama e diſia la morte:
E l’odia poi che ſé la vede appreſſo:
Tanto gli pare il paſſo acerbo e ſorte,
Ariodante poi ch’in mar ſu meſſo
Si penti di morire, e come ſorte,
E come deſtro: e piú d’ ognaltro ardito:
Si meſſe a nuoto e ritornoſſi al lito.
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E diſpregiando e nominando ſolle
Il deſir c’hebbe di laſciar la vita,
Si meſſe a caminar bagnato e molle,
E capito all’hoſtel d’ un’ Eremita:
Quiui ſecretamente indugiar volle:
Tanto che la nouella haueſſe vdita:
Se del caſo Gineura s’ allegraſſe:
O pur meſta e pietoſa ne reſtaffe.
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Inteſe prima che per gran dolore:
Ella era ſtata a riſchio di morire,
La fama andò di queſto in modo ſuore:
Che ne ſu in tutta l’iſola che dire,
Contrario effetto a quel che per errore
Credea hauer viſto co ſuo gra martire:
Inteſe poi come Lurcanio hauea
Fatta Gineura appreſſo il padre rea.
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Contra il ſratel d’ ira minor non arie
Che per Gineura giá d’amore ardeſſe,
Ch troppo empio e crudele atto gli parie
Anchora che p lui fatto l’haueſſe,
Sentendo poi, che per lei non comparſe
Cauallier che difender la voleſſe:
Che Lurcanio ſi ſorte era: e gagliardo
Ch’ognu d’ adargli 9tra hauea riguardo
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Et chi n’ hauea notitia il riputaua
Tanto diſcreto, e ſi faggio, & accorto,
Che ſé non foſſe ver quel che narraua
Non ſi porrebbe a riſchio d’eſſer morto,
Per queſto la piú parte dubitaua
Di non pigliar queſta difeſa a torto,
Ariodante dopo gran diſcorſi:
Penſo all’accufa del fratello opporfi,