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Ritornando io: da quelle iſole eſtreme
Che da Leuante: il mar Indico laua:
Doue Rinaldo, & alcun’ altri inſieme
Meco fur chiuſi in parte oſcura e caua:
Et onde liberate: le ſupreme
Forze n’ hauean: del cauallier di Braua,
Ver ponente io venia: lungo la ſabbia
Che del Settentrion ſente la rabbia,
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E come la via noſtra: e il duro e fello
Diſtin, ci traſſe: vſcimmo vna matina
Sopra la bella ſpiaggia: oue vn cartello
Siede ſui mar de la poſſente Alcina,
Trouammo lei ch’uſcita era di quello,
E ſtaua ſola in ripa alla marina
E ſenza rete: e ſenza hamo trahea
Tutti li peſci al lito che volea.
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Veloci vi correuano i Delphini
Vi venia a bocca apta il groſſo Tonno,
I Capidogli, coi Vecchi marini.
Vengon turbati dallor pigro ſonno,
Muli: Salpe: Salmoni: e Coracini,
Nuotano a ſchiere i piú fretta che pOno
Piſtrici: Phifiteri: Orche: e Balene:
Eſcon del mar con monſtruoſe ſchiene.
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Veggiamo vna Balena la maggiore
Che mai per tutto il mare veduta foſſe:
Vndeci paſſi e piú dimoſtra ſuore
De l’onde falſe le ſpallaccie groſſe,
Caſchiamo tuti inſieme in vno errore:
Perch’era ferma, e che mai no ſi ſcoffe:
Ch’ella ſia vna Ifoletta ci credemo:
Coli diſtáte ha l’un da l’altro eſtremo.
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Alcina i peſci vſcir facea de l’acque:
Con ſemplici parole: e puri incanti,
Con la fata Morgana Alcina nacque:
Io no ſo dir s’a vn parto: o dopo: o inati,
Guardómi Alcina: e ſubito le piacque
L’aſpetto mio come moſtro ai ſembiati,
E penſo con aſtutia: e con ingegno,
Tornii ai compagni e riuſci il diſegno.
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Ci venne incontra con allegra faccia
Con modi gratioſi: e riuerenti:
E diſſe cauallier: quando vi piaccia
Far’ hoggi meco i voſtri alloggiameli:
Io vi faro veder ne la mia caccia
Di tutti i peſci ſorti differenti:
Chi ſcagliofo: chi molle: e chi col pelo
E faran piú: che non ha ſtelle il cielo,
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E volendo vedere vna Sirena
Che col ſuo dolce canto acheta il mare
Paſſian di qui: ſin ſu quell’altra arena
Doue a queſt’ hora ſuol ſempre tornare
E ci moſtro quella maggior Balena
Che come io diſſi: vna iſoletta pare
Io che ſemp fuitroppo (e men’ increſce)
Volonterofo andai fopra quel peſce.
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Rinaldo m’accènaua: e ſimilmente
Dudo, ch’io no v’ andaſſi: e poco valſe,
La fata Alcina con faccia ridente
Laſciando glialtri dua: dietro mi falſe,
la Balena all’ufficio diligente
Nuotando ſé n’andò per l’onde falſe,
Di mia feiocchezza toſto ſui pentito
Ma troppo mi trouai lungi dal lito.