Pagina:Aristofane - Commedie, Venezia 1545.djvu/487

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LE CONGREGANTI
B.
Un’altra cosa: se alcuno é debitore de la pena à li signori, in che modo haverà egli quella? imperoche il giusto non è de le communi cose.
P.
N’anche le pene saranno prima.
B.
Chi consumerà questo? io questa openione hò posta da canto.
P.
O misero per cui causa saranno?
B.
Per causa de molte cose per Apolline. prima per causa di questo, se alcuno dovendo dar, nega.
P.
Onde dunque l’imprestante hà prestato se tutte le cose sono in commune?
B.
Egli è ladro manifesto.
P.
Per Cerere mi insegni bene.
B.
Dimi, i ladri donde riceveranno le bastonate, poi che i convivanti gli ingiuriano? certo credo che dubiti di questo.
P,
Da la schizzata, ch’egli hà mangiato. imperoche quando alcuno la roba non è ingiuriato malamente, sendo punito ne la gola.
B.
Ne alcun sarà ladro?
P.
In che modo robarò io il proprio mio?
B.
Ne anche spogliaranno di notte?
P.
Non se dormirai à casa, ne se fuora, si come prima, perche ogniuno havrà da vivere. se spoglierà essi lo darà, che ben gli saria à lui à combattere? ti portarà un’altra cosa da’l commune meglior di quella.
B.
Ne se giocharà à i dati?