Pagina:Aristofane - Commedie, Venezia 1545.djvu/495

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LE CONGREGANTI
e le calciamenta, ridendo con un’altro giovane, poi che è andato giace giu fregandosi per terra. Apresso, andate ch’ei porta una fugazza, ma aprite bene le masselle.
Huo.
Dunque gli voglio andare certamente. che son io stato à far qui, apparendo tali cose à la cità?
Pre.
Dove andarai? non gli metterai la sustanza?
Huo. che non la depone
A cena.
Pre.
Non certamente, se hai la mente à quelle cose, nanti che porti via.
H. che non.
Porterò vià.
Pre.
Quando?
H. che non.
Il mio ò tu non mi sarà impedimento.
Pre.
Che cosa?
H. che non.
Dico che gli altri portino via anchora posteriori di me.
Pre.
In che modo anderai à cena?
H. che non.
Che ho io fatto? bisogna che i sapienti apportino gravi cose à la cità.
Pre.
Se vieteranno, che?
H. che non.
Andarò inchinandomi.
Pre.
Se ti bastoneranno? che?
H. che non.
Chiameremo esse.
Pre.
Se ti bertegiaranno, che?
H. che non.
Starò su le porte.
Pre.
Che farai? dimi.
H. che non.
Pigliarò i cibi de chi li porterà inanti.
H. che dep.
Và dunque l’ultimo. et tu ò Sicone e Par-