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ARS ET LABOR 163

  • S. M. il Re Vittorio Emanuele III di moto proprio ha nominato Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro l'avvocato Umberto Campanari, facendogli tenere le insegne relative. — Le nostre più cordiali felicitazioni.
  • A proposito di Traviata alcuni hanno parlato in modo dubitativo di Margherita Gauthier (Duplessis) che ispirò al Dumas figlio il famoso romanzo suo e non meno famoso dramma la dame aux camelias. Non sappiamo quanto vi abbia aggiunto di romanzesco colla sua ferace immaginazione il celebre scrittore, ma dobbiamo ritenere che Margherita Gauthier ha veramente esistito e probabilmente anche abbia avuto delle relazioni intime con lo stesso Dumad. Infatti nella magnifica Esposizione internazionale di musica e di drammatica ch'ebbe luogo a Vienna nel 1892 attirava soprattutto l'attenzione per la sua eleganza la sezione francese nella quale erano esposti molti oggetti che avevano apaprtenuto a Dumas padre o che appartenevano al figlio, fra questi ultimi attirava l'attenzione un quadro di non troppo grandi dimensioni, il quale raffigurava la figura intiera di Margherita Gauthier colla veste a crinolino e di neri capelli acconciati a bandeau precisamente come si presentò la Storchio nella Traviata alla Scala. L'Imperatore d'Austria nella sua visita d'inaugurazione si fermò con interesse ad esaminare gli oggetti appartenenti ai Dumas ed i commissari francesi non mancarono di richiamare l'attenzione dell'Imperatore sul ritratto di margherita Gauthier. Le induzioni sono facili a farsi.
  • L'avvocato Alberto maroni, noto anche quale distinto cultore dell'arte musicale, per le se benemerenze verso la Casa Umberto I di Turate, fu nominato Cavaliere della COrona d'Italia. — Felicitazioni.

— (La Casa Ricordi & C. pubblica appunto la Marcia pro Turate, destinata a beneficio della Casa di ricovero dei veterani Umberto I).

  • 7 i dolori mortali, 7 le virtù teologali, 7 le meraviglie del mondo (una volta... ma adesso?), 7 i dolori... insomma i l7 è fra i numeri uno dei più caratteristici, per non dire cabalistici. ma vi sono anche 7 No che fanno grande onore agli Italiani e che meritano di essere rammentati, eccoli:

— 1821 — No, di Confalonieri, nel carcere, sulla partecipazione alla congiura di Carlo Alberto.

— 1848— No, del COmitato delle 5 giornate di Milano, alla proposta fatta da Radetzsky.

— 1849— No, di Vittorio Emanuele (convegno di Vignate) a Radetzsky che voleva abolita la Costituzione.

— 1853 — No, di Antonio Scesa, invitato a rivelazioni, mentre di incamminava al patibolo (tiremm innanz).

— 1854 — No, di Antonio Lazzati, alle insistenze dell'Inquisitore Austriaco alle costui minacce di morte se non svelava i nomi d'altri congiurati.

— 1860 — No, di Ricasoli, ai Diplomatici francesi che volevano l'autonomia della Toscana.

— 1866 — No, del generale Lamarmora all'Imperatore d'Austria che offriva il Veneto a patto di abbandonare la Prussia. — (B. G.).

  • Il maestro Massenet, che ha terminato lo spartito dell'Arianna, lavora attualmente ad una nuova opera che verrà rappresentata entro l'anno prossimo per la prima volta a Montecarlo. Autore del libretto è Giulio Claretie. Il soggetto è tratto da un episodio della rivoluzione francese.


Dalle “Cronache Milanesi„: Et in quel tempo aveva demora de obligo in del Teatro de Scala un omeno de bacheta ciamato Campanin. E l'era tenuto d'ocio dì e nocte dal munifico e terribile admiralio sopranomenato El Gato de la Cà Sasa. El dicto Campanin, perchè pratico de la facenda, se prese un cordon de contrabasso et cum quelo se calò giuso i strada ciapando el due de cope senza nemanco uoltarse a dir crepa. Et grande fue le merauilia de li milanesi ma sopra de tuto quela del sopradicto admiralio.

  • Il Matin ha da new-York, che le signore dei miliardari americani vanno a gara nello spendere somme enormi in gioielli. Le due collane più preziose appartengono alla moglie di Jacob Astor. Una è intieramente in diamanti; l'altra in brillanti, smeraldi e diamanti; la signora Milles ne ha tre, di cui una sola valutata 85,000 dollari (425,000 franchi); ma per farsi un'idea del capitale che le mogli dei ricchissimi americani hanno accumulato nei loro forzieri; basta leggere questa lista:

— La signora Rochefeller ha per 10 milioni di franchi di gioielli; la moglie di Guglielmo Astor ne ha per 7 e mezzo di franchi; la moglie di Jacob Astor ne ha per 5 milioni; la moglie di Cornelio Vanderbilt per 5 milioni; la moglie di Guglielmo Vanderbilt per altrettanti; la signora Del Monts idem; la signora Mackay idem; la signora Matin ne ha per 85,000 dollari; la signora Ebrichs ne ha per 800,000 dollari e la signora Wilson anche per 800,000 dollari. Si calcola insomma che vi sono in America diciassette signore, le quali posseggono complessivamente gioielli per la somma di 400 milioni di franchi.