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LA PROPOSTA DEGLI SCAVI D'ERCOLANO

La proposta di Waldestein, tendente a riunire tutte le forze internazionali, dai re alle repubbliche, dagli uomini di scienza ai privati, da tutti gli amatori dell'arte fino agli ultimi antiquari, per ottenere che il sottosuolo di Ercolano, giacente invano sottoterra, senza che si sia mai pensato ad espletarne i tesori nascosti, non solo è ora entrata dal campo delle proposte pratiche, in quello della esecuzione, ma minaccia di divenire un vero campo di lotta fra i nostri più grandi scienziati. Riuscirà ora il Waldstein a riunire queste forse in modo da poter dare all'Italia la soddisfazione di veder finalmente impiegati tutti i mezzi più solleciti e più utili alla completa exploitation della antica località? Con questo metodo io son persuaso, che si potrebbe a poco a poco disseppellire tutta la Magna Grecia e tutto ciò che giace in questo sottosuol beato di Napoli e dintorni, che pare sia destinato a non esauristi mai. Ma vediamo però come si intende di procedere a questo lavoro, che dovrebbe richiamare sull'Italia per lo meno il doppio dei forestieri!

É certo che finora i nostri archeologi facevan troppa accademia. E di scavi se ne facevan pochi e male. Sarebbe il caso di procedere a disciplinar bene questo nuovo esercito di lavoratori, in modo che i risultati fossero quali ci promettiamo. Certo, meglio di stare a discutere sul più o meno che si potrà trovare, questione ridicola, visto che quel poco che si è scavato d'Ercolano, ha dato già quel po po di roba, che da sola ci ha regalato uno dei più bei Musei del mondo, sarebbe il caso di studiare piuttosto un metodo di scavo, che costringa a far meno espropriazioni che sia possibile. E io comincerei dalla marina, occupando a poco a poco tutti i terreni, senza casamenti, e ciò per farsi un'idea della vera estensione dell'antica città.

ercolano: panorama.Quando si vedesse che i principali monumenti, cioè il nucleo più importante, venisse a trovarsi, ove ora si trova Resina e Pugliano, allora si potrebbe pensare a fare prima una via per il traffico, che non guastasse la linea di scavo, indi si potrebbe dar mano alle demolizioni. Ma so pure, che il waldstein nel suo vasto progetto ha già contemplato tutte le enormi difficoltà, che si presentano, e son persuado che questo sarà appunto il miglior metodo di procedere gradatamente al lavoro.

Io non verrò certo a scoprirvi Ercolano. Ormai è troppo stato illustrato dai migliori dotti italiani e stranieri per poter impancarsi a dottori e soprattutto a dir cose nuove. Le quali, in verità, ci saranno ai primi scavi, ma per ora bisogna contentarci di rivangare le vecchie notizie di scavo per raccapezzaci sul grande rimestamento avvenuto in due secoli quasi dalla sua scoperta. Nonostante, volendo stare ad informazioni più fresche, mi son rivolto al geniale Ispettore degli scavi, prof. Innocenzo dall'Osso, che pare sia venuto a Napoli a dare un po' di luce sulla morta gora di studî con tanto di barba, e troppa polvere, destando la mente degli studiosi, specialmente i giovani, a nuove ricerche, secondo i più recenti sistemi in voga, specialmente dopo l'indirizzo dato dal Boni alle ricerche preistoriche, dalle quali ora si comincia per renderci conto di ciò che l'evoluzione posteriore ha potuto produrre.

Questo metodo di ricerche, accompagnato da continui saggi ed esperimenti per assaggiare, dirò così, il terreno, affinchè possa parlare come un libro aperto, chiaramente ai dotti ed anche ai profani,


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