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Pagina:Ars et Labor, 1906 vol. I.djvu/39

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ars et labor 39

pochi combattevo a conforto del solitario, dovesse giungere così presto la rivendicazione unanime dell'apologista e dell'artista! Certamente non mi inorgoglisco, sapendo che il mio non era vaticinio, ma semplice buon senso. Continuereò il mio convinto apostolato fino alla massima apoteosi meritata dall'insigne statuario. E quei colleghi che paternamente mi consigliavano di desistere dalla battaglia impresa, perchè poteva costarmi il biasimo alle opere da me pubblicate, avranno avuta validissima prova che non era ostinazione convinta di stramberia, nè devozione di amicizia, ma profonda persuasione nelle originali esplicazioni di un'individualità eminetemente artistica.

Oggi, pensando alla fermezza che mi ha sostenuto a percorrere spontaneamente un cammino non fatto di rose, sento raddoppiata la soddisfazione di un dovere compiuto. Confesso anzi di compiacermi di aver resistito alle lusinghe di un interesse particolare, quando tentava di infliggermi le umiliazioni di una pusillanime coscienza.

E. A. Marescotti.


“ SALOMÉ „

OSCAR WILDE musicata da RICCARDO STRAUSS.

La sera del 9 dicembre akk?Hoftheater du Dresda è andata in scena l0opera del notissimo direttore d'orchestra e bizzarro compositore Riccardo Strauss.

la danza dei sette veli. Noi presentiamo la scena al momento in cui Salomè scioglie la coidetta Danza dei sette veli, la danza nella quale essa ora drappeggiando come manti i veli di sempre variato colore, ora dispiegandoli come ale, ora cingendosene la fronte come aureola, ora ravvolgenoli d'attorno a sè ed ora da sè rigettandoli, suscita una fantasmagoria pittorica e sensuale che affascina il già ebbro Erode.