Pagina:Arturo Graf - Le Danaidi.djvu/115

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LA LEGGENDA DI ECCARTO 103 Ma in quello stesso punto, oh meraviglia! Novo prodigio fa inarcar le ciglia Ai genuflessi astanti. All’improvviso, Candido il crine, scolorato il viso, Eccarto appar decrepito d’estrema Decrepitezza, al suol s’accascia, trema, Volge, mancando, al ciel gli occhi sereni. Corrono i frati ad ajutarlo, pieni Di stupor, di pietà, di santo zelo. Invano. Eccarto è morto. Eccarto è in cielo.