Pagina:Attilio Brunialti - Il Trentino, nella natura, nella storia, nell'arte e nella vita degli abitanti.djvu/22

Da Wikisource.
8 le nuove province italiane: il trentino


Non è necessario ripetere ai lettori il sonetto di Clemeutino Vannetti. come mi avvenne per castigare la presuntuosa ignoranza di più di un diplomatico del Regno, non scusabile come Antonio Morochesi. A questo comico gioviale L. A. Muratori scriveva che «nessuno pensa che nel Tirolo possano essere comprese anche Trento e Rovereto». e che. come appunto dice il poeta: « italiani noi Siam, non tirolesi», perchè v'è regola certa per distinguere i due territori:

Quando in parte verrai dove il sermone
trovi in urli cangiato, orrido il suolo,
il sole in capricorno ogni stagione;
di manzi e carrettieri immenso stuolo,
le case aguzze e tonde le persone,
allor di' francamente: ecco il Tirolo!

Italiano è infatti il genio del paese, italiani il pensiero, il vestire, il tratto come ogni altro costume: italiana la lingua, e, ad onta di qualche spruzzo tedesco che scomparirebbe presto, come sono quasi scomparsi gli avamposti del Vicentino e del Veionese, non vi è forse una più compatta ed uniforme cittadinanza in tutta Italia. Oltre i confini del Trentino, sino ai piedi delle Alpi, troveremo la più accanita lotta tra ì due elementi, ma al di qua di Salorno prevale di gran tratto l'italiano, come al di là del Brennero il Tirolo settentrionale, il vero Tirolo, è tutto tedesco.

A chi entri nel Trentino per la Chiusa di Verona, che Cesare Correnti, nel suo scultorio linguaggio, chiama «le Termopoli veronesi» ed anche «il vestibolo d’Italia». si apre la valle dell’Adige. Ad oriente, attraverso le forre del Férsina. discende la Valsugana, con Pergine. Lévico e Borgo, sulla gran via delle genti per Bassano e Venezia: più oltre, come un braccio superiore, si dilunga la valle di Flemme, che nella sua triplice denominazione a ritroso del tremendo Avisio, ci conduce nel regno meraviglioso delle Dolomiti. L’itila Itinliri e Albergo di Sella.In fondo alla valle si risale da Cavalese ai piedi della Marmolada per scendere dal Pordoi neirestremo Cadore, che forma FAmpezzano. e adduce ancora per facili valichi nel ’eneto: traverso il Passo di Rolle si discende a Primiero, nel superbo bacino dolomitico, che per la valle del Cismon declina alla Brenta e a Venezia. Sulle rive occidentali della massima arteria, le vie tortuose del lago di Loppio ci adducono ai burroni del paesaggio dantesco e al bacino del Garda, ed oltre, per la via del Fonale e la valletta di Ledro. a Bezzecca. per le Giudicarie al ponte del Caffaro e dovunque, per facili