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XIII.


Un altro Glaudios tra gl’indigeni — Sotto l’albero della libertà. La colonia si rinforza — Due eremiti — Il giardino di Colombo. Due vacche, un cane ed un leone — Morte del piccolo. leopardo. Olda-Gabriel parte per Massaua ad aspettarvi Zucchi — Arrivo dei rinforzi e feste — Primi lavori d’agricoltura.



Nessun fatto di rilievo, nei nostri rapporti col di fuori, era avvenuto da vari giorni; pareva che noi soli fossimo rimasti gli unici abitatori della vasta terra.

Finalmente un giorno, certo Glaudios — vedi combinazione, chiamasi precisamente come il nostro Spagnuolo — capo di una tribù vicina, venne ad abboccarsi col padre Stella. Quella tribù abitava nelle vicinanze di Keren, paese bastantemente popolato. Il visitatore era uomo d’alta statura, con barba e capelli grigi, di aspetto geniale e niente affatto orgoglioso. Era stato un tempo cristiano e missionario come il padre Stella, che l’aveva trovato alla sua prima venuta in questi luoghi. Poi s’era fatto mussulmano ed era giunto a tanta importanza, che, come dissi, gl’indigeni lo avevano elevato al sommo grado del potere.