Pagina:Büchler - La colonia italiana in Abissinia, Trieste, Balestra, 1876.pdf/74

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cui vezzi mi sentiva attratto; ma la gelosia degl’indigeni m’impediva di avvicinarmi non che di fissarvi troppo lo sguardo. Devo confessare che qualche fanciulla avrebbe esercitato un ascendente sul mio cuore, ma agli sguardi di quella, dovevasi prudentemente rispondere con occhiate furtive e sospirare da lontana, atantechè l’avvicinarsi sarebbe stato pericoloso. Altro inconveniente per un Europeo, sarebbe stato l’odore di burro rancido che tramandano tutte le donne per l’abuso che ne fanno intorno alla loro capigliatura.

Le forme delle donne dei Bogos, se non sono eleganti e voluttuose, sono però regolari e più rotonde che quelle dei maschi.

Le loro fattezze hanno talvolta una espressione di semplicità e di dolcezza che non manca di attrattive....

Il signor Issel, citato più sopra in una annotazione, parlando delle donne dei Danakil, le qualifica di forme piacevoli e di simpatico aspetto... «a distanza però, egli soggiunge, poichè da vicino gli effluvî del burro rancido — almeno per noi Europei — neutralizzano le seduzioni dei loro begli occhi».

Portano desse, a guisa delle Nubiane, una veste di cotone color turchino che, girando a pieghe intorno alla persona, ne copre una parte, lasciando scoperto il seno e le gambe fino sopra al ginocchio.

S’ornano il collo di conterie, le braccia e le gambe con cerchi di metallo lucido — ferro od ottone — e le nubili hanno traforata la cartilagine destra del naso da uno stecchetto di legno, il quale viene sostituito da un anello di metallo quando vanno a marito. Sono timide e temono assai i loro uomini.

Giusta le intelligenze prese a Cassala, attendevamo i rinforzi di Keren, che il sig. Stella avea disposto