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Pagina:Babel - Struttura di un film - 1925.pdf/10

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Niente di speciale, solo le pulci...

Il volto brillante della luna.

Il fiume. Il chiarore lunare sull’acqua.

Ratkowicz e Rachele si trovano sul dirupo presso il fiume. Le loro mani tremano. Ràtkowicz stringe il violino. Gli innamorati si sepa­rano e si allontanano; camminano con passo tre­ mante, prima lentamente, poi più velocemente e finiscono col correre.

La carrozza; il cocchiere dorme.

Ratkowicz, col fiato grosso, si avvicina alla carrozza. Butta il violino su un mucchio di stracci e cade stanco dentro la vettura. La donna batte sulle spalle del cocchiere addormentato.

Via, Meir, al galoppo!

Il cocchiere frusta la coppia dei cavalli indo­lenti. Allora Meir frusta le bestie sotto la coda. I cavalli recalcitrano e si lanciano al galoppo. La carrozza corre sulle pietre del sentiero sco­sceso verso il fiume che brilla.

Dentro la carrozza siedono vicini Ratkowicz e una donna. Il ragazzo dà alla donna un muc­chio di banconote. Il fazzoletto scivola dal capo della donna scoprendo così la testa calva e la fisionomia chiara e ben rasata del commediante ebreo, Hocmach. Hocmach solleva tutta la col­lezione di gonne di cui era vestito, arriva fino ai propri pantaloni, li apre molto più largamente di quanto le circostanze richiedano e nasconde il denaro in un sacco cucito nelle mutande. La­ scia cadere a terra le sue gonne e con una espressione di completa beatitudine appoggia la testa sulla spalla di Ratkowicz.

I cavalli attraversano il fiume, affondando nell’acqua sempre più profondamente. La luce della luna brilla sulle onde. Meir sta sul se­ dile, i cavalli affondano nell’acqua fino al ven­tre. Hocmach impaurito sale sulla capote della carrozza. Con una mano abbraccia Meir e tiene

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