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Pagina:Babel - Struttura di un film - 1925.pdf/13

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Il Professor Retti è nel teatro...

Hocmach guarda l’amministratore con una espressione stupita. L’amministratore spiega:

E’ il famoso professor Retti del Conservatorio di Berlino...

Hocmach si copre con un mantello nero, con farfalle e teschi ricamati. Corre dietro le quinte in direzione del palco che si trova sul proscenio, per salutare in mezzo agli inchini il professore che sta entrando nel palco con la figlia. Il pro­fessore è vecchio, ha i capelli grigi e ricci, porta un frac. Hocmach comincia a persuadere il vec­chio:

Oggi il professore avrà occasione di vedere quanto Hocmach superi il vostro Possart...

Hocmach sparisce immediatamente. Il profes­sore stupefatto, lo segue con lo sguardo.

La luce si spegne. Il pubblico si siede, i ra­gazzi giocano fra le sedie. Hocmach avvolto nel suo mantello esce dalle quinte e si avvicina alla ribalta. Si inchina e dice:

Tra poco i cari clienti della nostra impresa, potranno vedere l’ultima trovata dell’autore e verseggiatore di New York, Shakespeare: «Il re Lear» — ovvero un simile cerca suo simile.

Hocmach conclude il discorso con un pro­fondo inchino e sparisce. Nello stesso istante si solleva la bacchetta del direttore di orchestra, fatta di crini legati con una corda di cuoio, con le sue iniziali.

Il direttore di orchestra ha una uniforme da ufficiale austriaco, ma porta la papalina. Non si muove, i suoi gesti sono invisibili, non dirige, ma fa piuttosto ad ogni musicista l’occhietto nel momento in cui deve iniziare a suonare.

L’orchestra suona. I musicisti sono seduti e hanno il cappotto. Il giovane Ratkowicz occupa un posto importante fra loro. Nell’angolo il bat­terista tedesco alza la sua bacchetta. E’ ubriaco.


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