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Pagina:Babel - Struttura di un film - 1925.pdf/18

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deve prendere. La ragazza corre verso la fer­mata.

Rachele si trova sulla vettura. E’ circondata dai passeggeri del tram che sono i più spietati del mondo. Rachele guarda meravigliata l’interno del tram.

Il vicino di Rachele, un impiegato triste, con il naso rosso, le chiede:

Perché lei, signorina, è così allegra?...

Rachele gli risponde con aria felice:

Come è bello viaggiare sui tram di Mosca...

L’impiegato alza le sopracciglia e si allontana un po’. E’ convinto di avere a che fare con una pazza.

Rachele scende dal tram, si avvicina ad un vecchio edificio, di un piano, dove è scritto: Si affittano camere - «Russia» J. P. Bucenko.

La cucina dell’osteria «Russia». C’è una grande pulizia. I padroni sono i coniugi Bu­cenko, ambedue vecchi, puliti, con grandi pance; portano grembiuli puliti e lavorano in cucina. Stanno preparando i ravioli.

Rachele sta sulla veranda dell’albergo «Rus­sia». Estrae dalla borsa una lettera e suona il campanello.

La cucina. Si sente suonare il campanello. Bucenko si toglie il grembiule e lentamente si dirige verso la porta d’entrata.

Bucenko apre la porta. Che cosa desidera?

Rachele timidamente consegna la lettera. Il vec­chio la conduce in segreteria. Tira fuori dalla scrivania gli occhiali e legge. Mentre legge il viso gli si illumina dall’emozione.

Facsimile:

«Caro Signor Ivan; la persona che le conse­gnerà questa lettera è una mia compaesana: posso raccomandarvela con tutto il cuore come inquilina. E’ riuscita a partire con fatica dalla

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