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nostra città per Mosca, per continuare i suoi studi, che le piacciono tanto».
Il vecchio rimette a posto la lettera, stringe la mano di Rachele, e sorridendo conduce la ragazza in cucina, dove c’è sua moglie.
La cucina. Bucenko presenta la ragazza:
E’ la nostra nuova inquilina, mandata da Wladimir Semenycz.
La vecchia si asciuga le mani nel grembiule; bacia Rachele sulle guance. Bucenko separa Rachele dalla moglie.
Basta con il leccare, mamma... prepara subito il samovar.
Bucenko fa entrare la ragazza in camera. La stanza è antica, ma simpatica. Negli angoli ci sono sacre immagini con candele accese. Ancora un’icona piccola, appesa sul letto. Bucenko indaffarato, sistema la camera e corre a prendere la brocca con l’acqua.
L’icona sul letto.
Rachele rimane sola. Si toglie il cappello; si avvicina alla finestra.
Attraverso la finestra si vede la vecchia chiesa ortodossa con le cupole a forma di cipolla.
Bucenko commosso porta la brocca con l’acqua ed un asciugamano pulito. Rachele inizia la sua toilette. Si lava i denti; si lava a lungo. Il vecchio guarda commosso i suoi lunghi capelli e le sue belle spalle. Ma Rachele continua a lavarsi. Il vecchio si annoia a tenere l’asciuga mano e quindi si avvicina al tavolo, guarda il passaporto di Rachele, ed improvvisamente il suo volto cambia espressione.
Rachele continua a lavarsi.
La vecchia signora Bucenko passa per il corridoio tenendo il vassoio in mano. Sul vassoio c’è tutto per il tè; i salatini caldi ed un piccolo samovar; il vapore quasi le nasconde il viso.
Il passaporto è nella mano del signor Bu-
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