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Padre, ci trovi una stanza...
Il cameriere si alza, si stira.
E mi diceva che non ha un uomo...
Il corridoio sporco. Il cameriere con la candela va avanti, e dietro vengono Rachele con Baulin.
Si apre una porta, e spunta fuori una mano femminile e una spalla nuda. Qualcuno tira dentro la donna e la porta si richiude.
Il cameriere seguito da Baulin e Rachele si avvicina alla stanza destinata a loro. Nell’angolo del corridoio, sotto la parete è accantonato un mucchio di vasi da notte, catenelle rotte, quadri con cornici d’oro. Il cameriere apre la porta.
Nella stanza entrano il cameriere, Baulin e Rachele. Il cameriere accende la luce. Baulin gli fa notare che la biancheria è sporca.
La potresti per lo meno cambiare.
Il cameriere offeso guarda il lenzuolo macchiato.
Da noi si cambia ogni volta...
Egli cambia il lenzuolo, ma lo mette sul tavolo come una tovaglia.
Mentre si dà da fare Rachele legge qualcosa incisa con un chiodo sullo specchio.
C’è scritto: oggi verso mezzanotte-l’una ho avuto occasione di stare qui con una ragazza magnifica, però lei non vuole dire come si chiama ed allora, Dio mio!... non vorrei che mi capitasse qualche cosa...
Rachele si allontana dallo specchio. Baulin cerca di nascondere con il suo corpo tutte le scritte che ci sono sulla parete. Il cameriere esce, ma prima che Baulin chiuda la porta dice rivolgendosi alla ragazza.
Andate a dormire, miei cari, farò la guardia.
Rachele tutta tremante va a letto e si rannicchia sotto le coperte. Baulin appende alla soglia
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