Pagina:Baccini - Memorie di un pulcino, Bemporad & Figlio, Firenze, 1918.djvu/138

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— 132 — Infatti, trascorsa appena una settimana, la signora Ida Baccini riceveva il manoscritto e lo consegnava allo stampatore. Ed ecco come, o fanciulli, vi è stato possibile di proseguire il racconto che formò le delizie delle vostre mamme e che vi spiega « Come andò a finire il Pulcino. » II. La mia prima fidanzata. Dopo i bei tempi trascorsi nel luogo che mi détte i natali, presso la più cara, la più amata delle mamme, debbo confessare che il periodo più felice della mia esistenza l’ho passato in questa casa ospitale, fra le cure della signora Carolina e le cucchiaiate di minestra favoritemi gentilmente, quando dal buon Masino, quando da suo padre che, quantunque rozzetto di modi e d’aspetto, è il più gran galantuomo ch’io mi conosca. Chi dice « sor Teodoro Gemi arei li » dice Onestà e buon cuore. — 13