Pagina:Baccini - Memorie di un pulcino, Bemporad & Figlio, Firenze, 1918.djvu/143

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riva — 137 — e spariva da un bucolino del terreno : dico distrattamente, perchè non supponevo che in quel momento il pensiero della colazione le occupasse il cervello! Tanto per dire una cosa nuova, che desse alla giovane fidanzata un’idea brillante del mio spirito, esclamai: — Ohe bella giornata.... per noi ! — La gallina nascose precipitosamente il capo nell’ala destra, non per timidità, ma per liberarsi da un pidocchio pollino che la tormentava; quest’operazione, durante la quale io non sapevo troppo che contegno prendere, durò due minuti buoni, in capo ai quali Fanny tornò a prender di mira il bacherozzolo che dal suo bucolino seguitava le stesse manovre. — Com’ è timida ! — pensai. E ripresi a voce alta: — Spero, signorina, che ella si troverà assai bene in questo luogo di delizie. Io ci vivo da quattro mesi e posso assicurarla che.... — Non potei proseguire. La mia fidanzata con un piccolo salto fu sopra al bacherozzolo, lo ghermì delicatamente col becco e se lo