Pagina:Balassa - L'arte di ferrare i cavalli senza far uso della forza.djvu/15

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sezione prima 11


§ 8.

Egli è consentaneo alla natura dell’istruzione, che chi deve ammaestrare gli altri, deve altresì saper farsi chiaramente intendere; e ciò è altrettanto più necessario nell’addestramento di un animale irragionevole.

Quando l’istruttore stesso sa poco, o non ha il dono di farsi intendere chiaramente da’ suoi alunni, manca allora lo scopo della educazione; e col mezzo di aspri trattamenti, soprattutto intempestivamente, non si fa che rendere il male peggiore. Così è dei cavalli che vengono ammaestrati da persone disadatte, le quali non sanno occuparsi di questo nobile animale, e lo rendono viziato mediante battiture ed altre sevizie.

§ 9.

Io parlo per esperienza; giacchè non solamente ho osservato, durante una lunga serie d’anni, i modi sconvenevoli con che trattasi ordinariamente il cavallo, e si procede all’istruzione del medesimo, ma ho parimenti dimostrato evidentemente col mio metodo, desunto da un lungo studio della natura de’ cavalli e dal trovarmi continuamente in mezzo a loro, che quelli i quali in conseguenza di cattivi trattamenti erano già da 10 fino a 15 anni affatto viziati, sono stati in brevissimo tempo, mediante l’applicazione del metodo stesso, ripristinati stabilmente nella naturale loro bontà.

§ 10.

Che non mi sia quasi mai servito di mezzi violenti, risulta da tutto ciò ch’io ho finora annunciato: