1666], tutti grandi, oltre una schiera di minori, fino intorno
alla metá del secolo decimosettimo. Allora solamente decadde questa
scuola e con essa tutta l’arte italiana. Perciocché eran decadute
l’altre intanto; la toscana dopo Michelangelo e il Vasari che dicemmo,
e il Bronzino [1502-1570]; benché vi risplendessero ancora Pietro da
Cortona [1596-1669], e il Dolci [1616-1686]. La veneziana decadde giá
coi Bassano [1510-1592], il Palma giovane [1544-1628?] e il Padovanino
[1590-1650]. La romana, decaduta giá dopo Raffaello, decaduta piú
dopo la morte degli allievi di lui, decadde peggio che mai dopo la
generazione terza, che fu del Baroccio [1528-1612], Michelangelo da
Caravaggio [1569-1609], e Carlo Maratta [1625-1713]. E dieron lampi
la scuola napoletana per Salvator Rosa [1615-1673] e Luca Giordano
[1632-1705]; la genovese per Luca Cambiaso [1527-1585]; e la piemontese
stessa per Moncalvo [1568-1625]. — La scoltura, portata da Michelangelo
ad uno stile piú ardito e grande che non puro e posato come l’antico,
decadde tanto piú presto; le arditezze e le esagerazioni furono portate
al colmo dall’Algardi [1602-1654], e massime dal Bernino [1598-1680].
I quali poi insieme col Borromini [1599-1667], il Guarini [1624-1688]
e parecchi altri, portando i medesimi vizi nell’architettura, fecero
peggiorar questa, oltre l’altre due arti sorelle; e secondati dalle
magnificenze de’ principi, de’ grandi e de’ religiosi di que’ tempi,
moltiplicarono in Italia que’ palazzi, quelle ville, quelle chiese, il
cui stile fu vituperato giá (or quasi rionorato per istrano capriccio)
sotto nome di «barocco». E fu di tale stile guastata la facciata
stessa di San Pietro; ma se ne salvò per felice eccezione il Bernino
nella colonnata che le serve di pronao. — La musica all’incontro (la
piú cortigiana dell’arti senza paragone) progredí indubitabilmente
in questi tempi. Ma forse s’ammollí passando dalla chiesa ai teatro.
Moltiplicaronsi le opere in musica lungo tutta la seconda metá del
secolo decimosesto. Perfezionaronsi coll’invenzione del recitativo,
or quasi sbandito. L’Euridice del Peri, cantata nel 1600 a Firenze,
ha nome (pur disputato) di prima opera cosí compiuta. E in esse e
nella musica di chiesa risplendettero, Carissimi, Mazzocchi,