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Pagina:Baldesi - Coi Bersaglieri dell'Undicesimo Reggimento in guerra.djvu/66

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46 Coi Bersaglieri dell’Undicesimo Reggimento in guerra


Trovasi ancor oggi a Firenze, quale operaio delle Ferrovie dello Stato, Serci Luigi, nominato caporal maggiore insieme a Benito Mussolini.

Il Serci può testimoniare la verità di quanto vengo narrando 1. S’incontrarono il Serci e il Mussolini in un camminamento della Valle di Jamiano e meravigliandosi il Serci che Mussolini fosse ancora in trincea mentre era stato trasferito col Battaglione gli disse: «Come? Sei ancora qui? A quest’ora potevi essere a Padova!».

E n’ebbe questa semplice e fiera risposta:

«Preferisco la trincea alla Caserma!».

In questa frase si può riconoscere l’animo fiero e combattivo del Duce!

Mussolini lavorò accanitamente per la postazione del cannoncino lancia-bombe, ed eseguì dei tiri aggiustati.

E fu, nel pomeriggio del 23 febbraio 1917, mentre eseguiva a quota 144 i consueti tiri di aggiustamento, che rimase gravemente ferito. Non ero presente al momento della disgrazia, e ne fui informato dal mio attendente.

  1. Se ve ne fosse ancora bisogno!