Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1910, I.djvu/110

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novella vii 107

conoscer che molto piú l’amava che la vita propria, avvenissene poi ciò che si volesse. E con questo rimandò il messo in Inghilterra, e nel licenziarlo da sé gli disse: — Va’, e raccomandami a la tua e mia padrona, e dille che io sono presto a far quanto ella m’impone. Io so bene che tutto il mondo mi terrá per disleale al mio re, che tanto mi ha onorato ed essaltato, e tutti mi biasimeranno. Ma che poss’io, se madonna ed amore, che molto piú de l’imperadore e di me ponno, vogliono cosí, e cosí mi comandano? Egli mi conviene a madonna e ad amore ubidire, ed io lo farò, ché ad ogni modo non potrei a peggio venir de la vita mia di quello che sono. — Partí il messo con sí fatta lettera e cotal ambasciata, e a Giudit se ne ritornò. La quale, intesa la deliberazion de l’amante, rimase molto allegra. Fra questo mezzo attese Baldoino ad armar alcuni legni e metter ad ordine tutto quello che gli pareva esser di bisogno per far l’impresa che intendeva d’esseguire, ma il tutto con quella piú secretezza che si poteva, a ciò che nessuno potesse indovinar cosa che egli si facesse; ed essendo alora in Fiandra alcune galere de’ genovesi, egli segretamente ebbe pratica con i padroni di quelle, e largamente gli pagò per potersene poi al tempo de la bisogna sua prevalere. Teneva egli di continovo le spie in Inghilterra per intender la partita de la sua donna, e ad altro non attendeva che a questa cosa, parendogli un’ora mill’anni che al fatto si venisse, con certissima speranza d’acquistar la sua donna che cotanto amava. Stando il fatto nei termini che sentito avete, il re Carlo, non imaginandosi cosa alcuna che disturbar potesse il ritorno de la figliuola in Francia, attendeva solamente a provedere che la figliuola onoratamente se ne ritornasse, con quella compagnia che a figliuola d’un imperadore e moglie stata di un re inglese convenisse. E cosí provide d’una compagnia di prelati e baroni che per essa andassero, avendo anco con loro dame e madame. Arrivarono con la nave loro i signori francesi senza travaglio di vento in Inghilterra, ove trovarono la reina esser in ordine per navigare, con la quale alcuni signori inglesi e madame s’erano messe per accompagnarla in Francia. Non dopo molto adunque i signori francesi e inglesi di brigata con