Pagina:Bandello - Novelle. 2, 1853.djvu/442

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Novella XLV. Narra messer Filippo Baldo come Anna regina d’Ungheria, amata da uomo di basso legnaggio, quello magnificamente rimeritò: con molti belli accidenti 
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— XLVI. Narra messer Girolamo Cittadino in che modo madama Margherita di Scozia delfina di Francia onorasse maestro Alano poeta francese 
» 92
— XLVII. Il signor Costantino Boccali si getta nell’Adige, ed acquista l’amore della sua donna, che prima non l’amava 
» 98
— XLVIII. Il re Lodovico XI fa del bene a un guattero per un bel motto da quello detto argutissimamente 
» 108
— XLIX. Anselmo Salimbene, magnificamente operando, libera il suo nemico dalla morte, e la sorella di quello lo prende per moglie 
» 111
— L. Una donna cortigiana in Lione, pensando compiacere a chi a sua posta la teneva, s’ammazza molto scioccamente 
» 130
— LI. Il cavalier Spada per gelosia ammazza se stesso ’ ed anco la moglie, perchè non restasse viva dopo lui 
» 133
— LII. Bellissima vendetta che fece uno schiavo della morte del suo Soldano contra un malvagio figliuolo di quello 
» 140
— LIII. Befìa fatta da un contadino alla padrona, e da lei al vecchio marito che era geloso, con certi argomenti ridicoli 
» 145
— LIV. Il Boientis repudia la moglie, che si rimarita, e poi anche esso Boientis la ripiglia, pensando il suo rivale esser becco 
» 154
— LV. Un castellano, trovala la moglie in adulterio col suo signore, gli ammazza, ond’egli con molti altri è miserabilmente morto 
» 162
— LVI. Strana e meravigliosa usanza che era anticamente in Idrusa, ove a ciascuno era lecito, senza punizione del magistrato, levarsi la vita. Degli orti dell’isola Samo, ecc 
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