Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
indice | 443 |
— Novella LVII. Una cortesia usata da Mansor re e pontefice maomettano di Marocco ad un povero pescatore suo soggetto |
» | 173 |
— LVIII. Fra Filippo Lipidi fiorentino pittore è preso da’ Mori e fatto schiavo, e per l’arte della pittura è fatto libero ed onorato |
» | 178 |
— LIX. Uno diventato geloso della moglie, credendo quella con l’adultero ammazzare, una sua figliollna uccide |
» | 181 |
PARTE SECONDA
Novella I. Un prete avaro è gentilmente beffato da alcuni buon compagni, che gl’involarono un grosso castrone |
» | 187 |
— II. Don Faustino con nuova invenzione dell’augello grifone gode del suo amore, gabbando tutti i suoi popolani |
» | 193 |
— III. Guglielmo tedesco con un piacevol argomento cava danari di mano ad un prelato, che era con la sua innamorata |
» | 203 |
— IV. Fra Francesco veneziano ama una donna, che di un altro s’innamora, e vuol fare ammazzare il frate: il quale ammazza il rivale, e la donna lascia per morta |
» | 212 |
— V. Fabio romano è da Emilia per gelosia ammazzato, acciò che un’altra per moglie non pigliasse: ed ella sovra di lui subito s’uccide |
» | 216 |
— VI. Ligurina, rubata al sacco di Genova, dopo lungo tempo è da’ suoi conosciuta e messa in un monistero |
» | 221 |
— VII. L’abbate Gesualdo vuol rapir una giovine, e resta vituperosamente da lei ferito; ed ella, saltata nel fiume, s’aiuta |
» | 226 |
— VIII. Crisoforo innamorato d’Apatalea, per in- |