Pagina:Baretti - La scelta delle lettere familiari, 1912 - BEIC 1749851.djvu/364

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pieno di guai! Buona cosa però che lo sia, onde n’ incresca meno il partircene. Vi ringrazio delle notizie letterarie che mi date, e ho caro intendere che il Balestrieri stampi, che il Passeroni stampi; né vi avrò un obbligo mediocre quando mi manderete quello che s’avranno stampato. Ma, signor Carlo, «ipse quid audes? Quae circumvolitas agilís thyma?». E quando farete voi pure gemere i torchi? Non volete voi badar ad altro che ad accrescervi il numero de’ maschi e delle femmine? Buona cosa è il procacciarsi di molta famiglia; ma non per questo l’uomo si debbe distogliere dal procacciarsi anco della fama, considerando massime che l’una cosa non può di sua natura interrompere l’altra, e che v’avete, come si suol dire, agio e buio per entrambe. Tanto peggio se il nostro fantasioso Parini si lascia ire all’infingardaggine, se procrastina nel darci la terza parte del suo poema. Intanto che la gioventú gli dura, dovrebbe adoperare ferocemente quel suo cervello e farsi una buona provigione d’onore per la vecchiaia. Non so chi sia quel Durando, come neanco quel Minuzio, de’ quali mi chiedete. La bella cantatrice l’ho intesa due o tre volte gorgheggiare su questo teatro, ma non le ho parlato mai. Non v’abbiate paura non arricchisca in questo paese. Con quella sua faccia, con que’ suoi occhi, con quella sua voce, ogni cosa corredata da soli diciotto o diciannov’anni, non è possibile sia mai povera, se non butta i quattrini per la finestra; e tanto piú che non s’ha punto del penelopeo, secondo l’usanza generale delle nostre belle cantatrici. Vedete quello che sa fare il caso! Ier l’altro diedi accidentalmente di cozzo in quel vostro abate, giovane assai modesto e ben creanzato, a giudicarne cosi dapprima. Sentendomelo nominare, gli diedi una stretta di mano e gli dissi come voi m’incaricavate di fargli mille saluti. Non vi dirò la letizia e la gratitudine che mostrò del vostro ricordarvi d’esso. Qui è gradito da chiunque ha che far seco, se chi lo conosce meglio di me non dice bugia. Sará pure mio amico, se avrá voglia d’esserlo.