Pagina:Baretti - La scelta delle lettere familiari, 1912 - BEIC 1749851.djvu/66

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che in Italia, in Inghilterra e in ogn’altra parte del globo terracqueo; ma «tutto il mondo è paese», dice il proverbio. Chi cianciava e rideva erano alcuni ragazzi e alcune ragazze occupate in trastullarsi nel mezzo d’una strada, mentre i loro padri e madri se la discorrevano in sul serio sur una porta li vicina. — Eh, muchachito (d, saprestimi dire dove sia la posada di tia Morena?! 2 ). — Volti a mano manca, signore, e vada diritto ché la troverá. — Vi ringrazio della cortesia e accettate questa monetina in ricompensa. — Il muchachito ciuffo come giá Margutte (3); e i suoi compagni e le compagne sue, trovando gente si liberale che pagava perfino le risposte date per via, ne accerchiarono tosto. — Senor, sehor, dia anche qualche cosa a me! — Ed anche a me, senor bueno\ — Questo era appunto quello ch’io cercava: cioè di levarmi un po’ di tafferuglio intorno per passar tempo. Si distribuirono dal signor Edoardo e da me tutte le mal tagliate monetine di rame che avevamo indosso; e forse ne sarebbe tócca una per ciascuno e per ciascuna di quella fanciullaglia, se le grida e lo schiamazzo loro non n’avessero fatta accorrere dell’altra da tutta la strada, anzi da tutto il villaggio. Un ragazzino mi tirava le falde, pregando per un quartíllo ( 4 ); una fanciullotta pigliava il signor Edoardo pel dito mignolo e voleva il suo quartíllo anch’essa. E se non mi fossi messo a gridare con un vocione assai piú grosso che non le loro vocine, credo n’avrebbono stracciati i panni d’ indosso e sbalorditi con le loro importune preghiere. (1) «Muchachito», diminutivo di «muchacho», che in italiano vuol dire «fanciullo» e si pronunzia quasi come noi pronunzieremmo «mucciaccio». (2) «Morena» era il nome della vecchia posadera o ostessa, e «tia», che significa in italiano «zia», è vocabolo usato dagli spagnuoli a un dipresso come i villani usano in Toscana quello di «madonna». (3) Vedi il Morgante di Luigi Pulci: s’allude a certi versi nel canto xix, stanza 137. (4) «Quartino» è una moneta di rame appena equivalente alla quarta parte d’un baiocco: si pronunzia «quartiglio» in italiano. G. Baretti, Scelta di lettere familiari. 5