Pagina:Barrili - Come un sogno, Milano, Treves, 1889.djvu/136

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Ella si era tutta rasserenata alla mia prima parola, e i suoi begli occhi luccicavano di contentezza.

— Eh via, lo credete? — mi disse. — Io penso che vi siete già troppo scomodato per lui. Il meglio che ci resta a fare è di ridere della sua millanteria senza esito.

— Oh no, siate certa che s’è addormentato. Appena si sveglia, metto pegno che esce fuori dei gangheri. Verrà con un’altra corsa, non dubitate. Era troppo inviperito, e con ragione; — soggiunsi, guardando la mia bella compagna. — È impossibile che sia altrimenti.

— Ah, ah, il nemico degli uomini, si mette ora a difenderli? — gridò ella, tutta contenta di cogliermi in fallo.

— Signora, — balbettai, — consentitemi di rispettare il mio avversario fino a stassera. —