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X.
Due ore dopo quel nostro colloquio, il treno che passava da Grottamare mi accolse e partii per quella facile ma delicata impresa che ella mi aveva commessa. Non avevo voluto che ella mi accompagnasse alla stazione; soltanto avevo accettato la scorta di Cesarino, perchè facesse portare a casa le nostre valigie, che erano rimaste laggiù in custodia. Ella non m’aveva già detto di farlo; ma poichè mi mandava a Bologna e mi diceva di tornare, la cosa andava da sè.
Il convoglio era già in moto, quando io,