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gentile per mano e la trassi con dolce violenza sotto il lume d’una lampada.
— Guardatemi bene; — le dissi. — Ho io violato il vostro segreto?
— Oh, no; — mi rispose ella, arrossendo. — Vi avevo già letto negli occhi, a mala pena arrivato. Siete un leal cavaliere. Confessate, per altro, — soggiunse, — che avevate un gran desiderio di leggerle.
— Dite uno spasimo, un’agonia. Amore è geloso, voi lo sapete; cioè.... chi lo sa? che debbo io creder di voi? —
Ella rimase un tratto in silenzio, co’ suoi begli occhi fisi ne’ miei.
— Che io, — rispose poi lentamente, quasi sforzando le parole ad uscire, — che io.... non avrei forse resistito alla tentazione.
— V’intendo; — replicai confuso, che già più non sapevo in che mondo mi fossi, — per una leggera curiosità.... femminile!