Pagina:Barrili - I rossi e i neri Vol.1, Milano, Treves, 1906.djvu/86

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poteva trovarsi iersera in casa Pedralbes, egli che non esce mai di casa senza.... sua moglie? -

Queste ultime parole duravano fatica ad uscirgli di bocca; pure, gli bisognava dirle, se voleva farsi intendere dal Pietrasanta.

- To’, - rispose questi, - egli non ha mica il torto! Sua moglie è, per tutti gli Dei, la più bella donna di Genova, e potrei aggiungere anco di altri luoghi parecchi. Hai tu mai notato, Aloise, che grandi occhi verdi?

- Verdi! Questa è nuova di zecca.

- Verdi, sì, verdi; e perchè no? Una volta mi erano parsi neri, un’altra volta azzurri; e siccome io non amo vivere nel dubbio, ho colto il destro di guardarli bene una mattina, alla luce del sole, e ti asserisco che sono verdi, del più bel verde marino, come quelli di Gulnara, la regina del mare, nelle Mille e una notte. Io son venuto allora a capo d’intendere come il riflesso della luce o dell’ombra, li possa far parere a volte azzurri, a volte neri. E che magnifici capelli castagni! Tu sai, Aloise, che io non ho mai avuto una gran tenerezza pei capelli castagni; ma quelli della marchesa Ginevra, così fini, così abbondanti e lievemente increspati, meriterebbero di essere posti nel firmamento, invece della chioma di Berenice, se, a dir vero, non istessero meglio su quella testa meravigliosa. E sono poi castagni? Chi lo sa? Sono neri.... sono biondi....

- E dàlli con le stravaganze! Perchè non aggiungi che son bianchi?

- Eh, secondo il riflesso, perchè no? - rispose l’impertinente sragionatore. - A me poi la marchesa Ginevra fa questo senso; che cosa ne posso? E la persona! Come è svelta, senza dare nello scarno! Come è piccino quel piede, e come è sottile quella mano! Io non so, Aloise, se tu abbia mai considerato quel naso di purissima forma greca, le grandi sopracciglia, e quei candidi denti e le labbra che paiono di corallo tenero.... -

Aloise, in quella che l’amico passava cosiffattamente in rassegna tutte le bellezze della marchesa Ginevra, era rimasto assorto in certi suoi pensieri; ma finalmente, veduto che il ritratto andava un po’ per le lunghe, disse al Pietrasanta:

- Ma tu non hai risposto alla dimanda che io ti avevo fatta.

- Ah, è vero, scusami. Ma tu potevi del resto argomentare che se c’era il marchese Antoniotto, c’era anche la signora la