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nelle spalle. — Aspettino, dò un’occhiata ai rapporti, per sincerarmene; ma, se ben ricordo, nessuna perquisizione è stata fatta in casa Salvani.

— È stata fatta dai carabinieri; — entrò a dire l’Assereto; — e forse Ella non ne avrà avuto ragguaglio.

— Oh, in questi negozi si procede d’accordo, — rispose l’assessore capo, in quella che andava scartabellando alcuni fogli che aveva sulla tavola, di costa allo scannello, — ed io, se la perquisizione è stata fatta, avrei pure a saperne qualcosa. E infatti, qui non trovo nulla di ciò.

— Diamine! — borbottò l’Assereto. — O come va, questa faccenda? —

E guardò in viso agli amici, stupefatti al pari di lui. Quindi, richiesto dall’assessore, raccontò per filo e per segno quello che egli aveva udito da Michele e dalla signorina Maria, non ommettendo neppure la conversazione fatta pur dianzi colla vicina di casa.

— Non ne capisco un ette! — disse l’uffiziale di pubblica sicurezza, quando l’Assereto ebbe finito la sua narrazione.

— L’Autorità non ha ordinato nulla di tutto quanto Ella mi dice.

— Ma, in tal caso, — soggiunse Aloise, — qui si chiarirebbe una bricconata, anzi due, di privati.... —

Il signor cavaliere si strinse nelle spalle, giusta il suo costume, quasi volesse dirgli: che ci ho da far io?

— E l’Autorità, — fu pronto a seguitare il Pietrasanta, — certamente si farà debito di scoprire....

— Signori miei, — interruppe il magistrato, increspando la faccia alla solita smorfia, — molte cose abbiamo da scoprire quest’oggi. Lor signori intenderanno che le questioni d’ordine pubblico hanno la precedenza. Del resto, se vogliono, possono raccontare il fatto all’avvocato generale.... non oggi, s’intende, poichè ci avrà molto da fare pur egli, ma domani, o poi.... —

Così dicendo, il signor cavaliere si alzò; maniera pulita di dir loro: andatevene, signori, che non ho tempo da perdere.

E i tre amici, intesa la mimica, e veduto come il degno tutore dell’ordine pubblico avesse quel giorno altro in capo che quella bagattella di una perquisizione apocrifa e della scomparsa di una fanciulla, si accomiatarono da lui.

— E adesso, indovinala, grillo! — esclamò il Pietrasanta, come furono nell’atrio del palazzo Ducale.

— In questo imbroglio, — disse Aloise, — c’è sicuramente la mano di qualche matricolato furfante. Ma giuro,