Pagina:Barrili - La legge Oppia, Genova, Andrea Moretti, 1873.djvu/63

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atto secondo 59


Valerio

Pure, ha dato Leonida!

Catone

Ti concedo Leonida. Ma abbiam mestieri di andare per fuoco da loro, noi che ci abbiamo il tempio di Vesta? Leonida! Leonida! Io ti oppongo Quinzio Cedicio, tribuno militare nella prima guerra punica, che salvò l’esercito romano, tratto in agguato, in una stretta di Sicilia. Toccava alle nostre armi la sorte di Caudio, e con peggiore vergogna, poichè, gl’inimici stavolta erano cartaginesi. Che fa Cedicio? Piglia con sè pochi animosi, si tira addosso tutto l’impeto dei nemici, cade crivellato di ferite sopra un monte di cadaveri; intanto, l’esercito romano sfila e si salva. Ora, io lo dimando a te; che cosa ha fatto Leonida, più di Cedicio? Rispondi!

Plauto

(piano a Valerio)

Io non lo so; ma so quello che hai fatto tu;.... una sciocchezza!

Catone

Che cosa borbotti anche tu? Tu che vai sempre a cercarmi in Grecia gli argomenti delle tue commedie?

Plauto

(da sè)

La burrasca si volge su me!

(a Catone)

Dei buoni! Ma i poeti, nelle commedie, fanno tutti così. Spacciano i fatti loro come avvenuti ad Atene,