Pagina:Bartoli - Dell'uomo di lettere II.djvu/167

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Belli solo nel titolo: II. 100

Pericolosi, come possano ben’usarsi 37

Licinio, Imperadore: condanna le Lettere come ree di lesa maestà I. 54

Licurgo: sterpa le Viti, per torre l’ubbriachezza II. 39

Lioni: pelle del Lion Nemeo, avvilita quando se ne vestì una femina I. 70

Luce: perché lodata da Dio prima d’ogni altra cosa II. 119

Tramontata, risorge ugualmente bella I. 38

Lucerna d’Epitteto: comperata a gran prezzo 7

Luigi XI: qual massima volle che Carlo VIII. suo figliuolo sola apprendesse 53

Luna d’Atene: parve ad un’Ateniese più piena di quella di Corinto 8

M

Maldicenza: ripresa II. 46

Sua dolcezza ivi

Maledici: odiati, e infami 50

Pericoli che corrono 51

Materia da studiare e scriyere: dee prendersi proporzionata all’ingegno 104 e 125

Non sia affatto disutile 107

Tale alle volte presa a trattare per risvegliar l’ingegno ivi

Medici: ancorché imperiti, non henno pena determinata dalle leggi 29

Menecrate ambizioso, come schernito dal Re Filippo: v. Filippo.

Metello: con quant’onore portato al sepolcro da quattro figliuoli II. 118

Mondo: é patria commune I. 32

Mori: cacciati di Spagna, ne piangono 28

Morte: suo timore, si tranquilla dalla Sapienza 42

Muzio Scevola: s’abbrucia la mano 44

N

Nauclide, uomo grassissimo: cacciato di Sparta come ozioso 65

Nave: in tempesta 41

Nave Paralo de gli Ateniesi, destinata a’ servigi della Religione, poi profanata ad usi vili 9

Nave Vittoria, mirata come la seconda Argo 25

Navigare: vedi Arte del navigare.

Neante: pretende di sonar la Lira d’Orfeo; e come ne sia punito 68

Nerone: é ritolto da Agrippina a gli studj più gravi 54

Comparisce in sembiante d’Apollo fra le Muse 56

Nevio: in prigione compone la maggior parte de’ suoi poemi 37

Nicostrato: quanto ammirasse l’Elena di Zeusi 15