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62 capitolo iii.


Città Santa; avrebbe in quel modo attraversato la Mongolia e il deserto di Gobi. Avrebbe percorso mille e trecento chilometri baciando il suolo ogni tre passi. Le popolazioni sono ospitali e pietose verso questi stravaganti pellegrini, i quali alla sera interrompono il loro lavoro, depongono una grossa pietra sul punto al quale sono arrivati, per ritrovarlo al mattino, e se ne vanno al più vicino villaggio a riposarsi della santità.

Ci venne fatto di pensare che anche noi, dopo tutto, stavamo compiendo uno strano pellegrinaggio. Anche noi avevamo Fra scogli e pantani sulle rive dell'Hun-ho fatto un voto singolare, e lo adempivamo con fede. Se l’uomo dai tre passi, alla sua volta, avesse fatto chiedere al Principe Borghese la ragione del suo viaggio, udendola si sarebbe certo meravigliato profondamente, nella sua saggezza.

Passato un villaggio, Pa-ta-ling, abbiamo visto un profilo dentato bordare come una linea tremula alcune creste lontane, avanti a noi; a coronare altri monti sui nostri fianchi; e apparire, e sparire, mostrando poco a poco forme di torri innumerevoli disposte in catena come schiere di giganti in vedetta.

Era la Grande Muraglia.