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sulla soglia della mongolia 97


di espressione e di energia, non meritano la diffusione per mezzo della stampa.

Volevamo fare tutto il tragitto da Hsin-wa-fu a Kalgan — una quarantina di chilometri — col motore, salvo al passo di Yu-pao-tung, un valico di collina molto ripido ma breve situato a metà del percorso circa. Una parte dei nostri uomini era stata già mandata a Yu-pao-tung, e a mezzanotte aveva lasciato l’albergo. Nella Mongolia meridionale. Ma trovammo la strada così cattiva, fangosa o sassosa o sabbiosa, che dovemmo ricorrere ancora al traino per i primi quindici chilometri. Alle cinque del mattino del 14 Giugno riprendevamo lentamente il cammino in mezzo al monotono scalpiccio dei cinesi attaccati alle corde, girando per vaste piane sabbiose, contornando dune.

Pare incredibile la quantità di sabbia che i venti della Mongolia trascinano dal deserto sulle campagne cinesi vicine alla frontiera. La sabbia si accumula dal nord sopra ogni roccia, sopra ogni ostacolo, come fa la neve spinta dalle tormente. A ridosso