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Pagina:Barzini - La metà del mondo vista da un'automobile, Milano, Hoepli, 1908.djvu/167

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per le praterie mongole 121


— Che cosa togliamo dal carico?

— Tutto quel che non è strettamente necessario. Vedremo.

Intanto la strada migliorava. Sopra alcune centinaia di metri potevamo anche correre. Incontravamo ogni tanto dei minuscoli villaggi cinesi, circondati da campi d’orzo o di kao-liang, disseminati come oasi sulla pianura deserta. Essi rappresentano la colonizzazione della Cina.

La Cina avanza lentamente ma sicuramente su tutti i così detti Nel deserto — Incontro di una carovana di cammelli. Territori di conquista. Al Turkestan come in Mongolia. Con piccole guarnigioni e pochi funzionari, essa domina immense regioni, abitate da gente bellicosa ma dispersa. Su queste regioni trabocca l’emigrazione cinese, che il lavoro dei campi attacca al suolo. È l’agricoltura che a poco a poco invade i dominii della gente nomade: una forza più grande di quella degli eserciti, perchè il nomade non ama la terra e non la difende: egli si ritira verso gli spazi liberi; cede senza accorgersene. La popolazione cinese dilaga ora verso l’occidente come non avvenne per secoli. È un fenomeno recente, che si svolge silenziosamente, inosservato, nel centro del-