Pagina:Barzini - La metà del mondo vista da un'automobile, Milano, Hoepli, 1908.djvu/275

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sulla via di kiakhta 225


— Bisogna trovare un altro modo. Il fondo è buono, ma l’acqua coprirebbe il magnete; l’accensione non funzionerebbe più, e ci fermeremmo subito, in mezzo alla corrente. La corrente è fortissima; a momenti mi rovesciava.

Pensammo alla costruzione d’una zattera. Per sorreggere il peso dell’automobile ci sarebbe voluta una zattera molto ampia, ed almeno a due strati di travi: dove trovare tanto legname? Guardandoci intorno scoprimmo, vicino ad un gruppo di arbusti, Una via di Missowaya. una vecchia capanna — che somigliava già ad un’isba — circondata da una piccola palizzata.

— Compriamo la capanna — suggerii — demoliamola, costruiamo la zattera....

— Ci vorrebbe un tempo enorme — osservò il Principe. — Vediamo prima se non si può far nulla di più sbrigativo.

Alcuni mongoli, usciti dalla capanna, si avvicinavano. Vi erano delle donne, col viso circondato dalla buffa acconciatura ad orecchia d’elefante. Altri arrivavano a cavallo, lungo la riva soleggiata.