Pagina:Barzini - La metà del mondo vista da un'automobile, Milano, Hoepli, 1908.djvu/575

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damès a Parigi. Continuiamo a inoltrarci: sono le quattro e un quarto.

Sbocchiamo nell’Avenue du Trône, fra le due gigantesche colonne di Filippo Augusto le cui basi sono nascoste dalla calca. In fondo, nel velo della pioggia, ci appare la torre Eiffel, Essa Passando sul ponte di Joinville. (Fot. Branger, Paris). ci fa pensare a un faro portentoso: il grande faro del nostro viaggio.

L’evviva diviene clamoroso, intenso, continuo. In qualche istante di calma udiamo voci sonore di camelots che offrono in vendita cartoline-ricordo al grido di: Le prince Borghèse, quatre sous! Quatre sous, le prince Borghèse!

I cordoni di guardie messi lungo il boulevard Voltaire non riescono a trattenere la moltitudine, che ci circonda, ci fiancheggia, ci segue. Borghese fa con la mano cortesemente cenno di