Pagina:Barzini - Una porta d'Italia col Tedesco per portiere, Caddeo, Milano, 1922.djvu/26

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usufruendo per un giorno del diritto più sacro del cittadino.

In realtà, sembra di sognare. Anche se il programma anti-italiano del Deutscher Verband non fosse stato esplicito, non si capisce quale premura si avesse ad aumentare artificiosamente il numero degli elettori la cui ostilità all’Italia non lasciava dubbi. In compenso si è notevolmente diminuito il numero degli elettori italiani. Per arrivare a questo risultato ci è voluto un po’ più di fatica. Gl’Italiani domiciliato nell’Alto Adige non potevano avere il beneficio di divenire elettori locali semplicemente optando, visto che avevano l’inferiorità insanabile di essere già dei veri cittadini italiani. Le condizioni per ottenere il diritto di voto dovevano evidentemente essere per loro un po’ più complicate. Fra l’altro si è richiesto che dimostrassero di avere almeno un anno di ininterrotta residenza in un Comune alto-atesino. Se nell’anno si è passati da un Comune a quello vicino, non si è elettori. Vi sono paesi, come Bolzano e Merano, che sono dei conglomerati di Comuni: basta quindi aver, traslocato da un quartiere all’altro della stessa città per non essere elettori. Essere italiani ed essere elettori diventano al nord di Salorno due qualità quasi inconciliabili. I municipi tedeschi hanno negato a moltissimi italiani il certificato elettorale senza neppure dirne le ragioni, evitando discussioni inutili che nuocciono al buon andamento amministrativo.